TAGLI IRPEF IN MANOVRA PER FAMIGLIE E CETO MEDIO: L’ANNUNCIO DI MARCO OSNATO
Dal taglio del cuneo fiscale all’Assegno unico riconfermato, passando per le decontribuzioni e infine con il centrale taglio dell’Irpef e l’eventuale Flat tax sugli straordinari: di questo e molto altro si comporrà la complessa Manovra di Bilancio 2025 ormai alle porte con la definizione della Nadef e degli altri documenti da inviare in Europa entro fine settembre. Intervistato da “Il Tempo” è il presidente della Commissione Finanze alla Camera Marco Osnato (in quota FdI) a specificare meglio in cosa consistono le due misure chiavi legate all’Irpef e alla “tassa piatta” che il Governo è pronto a presentare in sede di definizione della Finanziaria.
Le risorse disponibili e gli eventuali “tesoretti”, garantisce il deputato – l’indomani delle rassicurazioni della Premier Giorgia Meloni – saranno volte a sostenere le imprese italiane che assumono e creano posti di lavoro, così come si rafforzeranno il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori: in poche parole, il ceto medio (senza dimenticare i più fragili) dovrebbero essere al centro della Manovra 2025, forse la più importante di questo Governo targato Centrodestra. Come già aveva spiegato in esclusiva al “IlSussidiario” in occasione del suo intervento al Meeting di Rimini, Osnato aveva delineato gli obiettivi della prossima Manovra 2025: «La prima è la conferma del taglio del cuneo fiscale, la seconda è la conferma della maxi-riduzione per chi assume, il “più assumi meno paghi”, e poi tutta una serie di opportunità a sostegno della produttività». In termini più pratici, il primo intervento da confermare nella Legge di Bilancio come “richiesta” del ceto medio è il taglio del cuneo fiscale, i bonus asili e mamme, e il sostegno alle bollette dopo lo choc inflazionistico ed energetico. Sul piano fiscale, spiega ancora Osnato, responsabile Economia e Finanza in Fratelli d’Italia, l’ipotesi è considerare la riduzione delle aliquote Irpef per i redditi fino a 50mila euro.
OSNATO (PRES. COMM. FINANZE CAMERA): “ECCO LA FLAT TAX AL 15% PER GLI STRAORDINARI”. COSA PREVEDE E COME FUNZIONERÀ
In merito invece alla Flat tax sugli straordinari dei lavoratori, la proposta è già più articolata e avanzata dai tecnici del MEF: Osnato chiarisce subito che l’ipotesi è concreta ma potrà essere validata solo se il quadro delle entrate sarà definito più a ridosso dei prossimi mesi. Resta però quella della detassazione sugli straordinari a tutti i dipendenti un’ipotesi molto concreta che il Governo sta preparando per far fronte alle richieste anche del Governatore di Bankitalia Panetta (che al Meeting di Rimini nel suo intervento chiedeva l’aumento sostenuto della produttività nazionale in periodo in cui il Made in Italy è ancora traino forte in tutto il mondo.
In termini specifici, la proposta formulata già negli scorsi giorni dal Presidente della Commissione Finanze Osnato riguarda l’abbassamento della tassazione (per l’appunto al 15%) degli straordinari, così da portare più soldi in busta paga a fine mese per il lavoratori: l’esperimento era già stato provato nel recente passato con il settore turistico e sanitario ma ora potrebbe trovare spazio su tutti i livelli produttivi del Paese. In questo modo, chiarisce ancora Osnato, l’attrattiva per i lavoratori è quella di poter produrre di più e in più ore ma senza più l’ansia dell’erario: per legge oggi lo straordinario lavorativo viene tassato su base Irpef esattamente come il reddito “ordinario”, l’ipotesi è invece di produrre una Flat tax generale che abbassi al 15% il carico di tasse sugli orari (legali) lavorati in più dai dipendenti. «Nell’ottica di aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori vogliamo seguire anche la strada di una detassazione più generalizzata degli straordinari», ha spiegato ancora il responsabile Economia in FdI sottolineando come la logica dietro al progetto del Governo è la medesima che portò nelle precedenti Finanziarie i premi aziendali con tassazione ridottissima “appena” al 5%.