Nella giornata di ieri l’Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali) ha presentato a Roma una classifica dei migliori e i peggiori ospedali in Italia. Le strutture sono state selezionate in tutte le regioni della penisola, ad esclusione di quelle autonome, e ne sono state scelte in totale 53 (su 1.004 complessive), tutte pubbliche ma tra le quali 30 universitarie, divise tra quelle che contano più o meno di 700 posti letto.
Per valutare i livelli generali delle prestazioni degli ospedali, l’Agenas ha scelto di tenere in considerazioni 6 indicatori differenti. Innanzitutto, i tempi di cura nei pronto soccorso entro le 8 ore; poi il rispetto dei tempi di attesa per gli interventi indicati dalla legge; i tassi di ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza (come pazienti medici in reparti chirurgici); l’ordine di bilanci e conti; il numero adeguato di medici e infermieri rispetto ai posti letto ed, infine, l’obsolescenza dei macchinari minore di 10 anni. È emerso come tra gli ospedali italiani presi in considerazione, pochi riescano a contare livelli alti, esattamente 9, mentre sono 32 le strutture con un livello considerato medio e ben 12 con livelli bassi.
La classifica dei migliori e peggiori ospedali in Italia
La classifica dei migliori ospedali italiani, insomma, conta appena 9 strutture rispetto alle 53 considerate da Agenas. Si tratta di: gli ospedali universitari Senese (Siena) e Careggi (Firenze); il Pisana (Pisa), quello di Padova, l’Integrata Verona, il Policlinico Sant’Orsola Bologna e il S. Croce e Carle (Cuneo), il Riuniti Marche Nord e l’Ordine Mauriziano (Torino). Vedendola dal punto di vista delle regioni, due sono in Piemonte, due in Veneto, uno in Emilia-Romagna, tre (la totalità dei considerati) in Toscana e uno nelle Marche.
Ma per ogni classifica, oltre ai migliori, ci sono anche i peggiori e nel caso degli ospedali si tratti di ben 12 strutture, ovvero: quello di Cosenza, il San Pio (Benevento), il Sant’Anna e il San Sebastiano (Caserta), gli Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello (Palermo), il Civico Di Cristina Benfratelli (Palermo), il Per l’Emergenza Cannizzaro (Catania), il San Giovanni Addolorata, il Policlinico Umberto I (Roma) e il San Camillo Forlanini (Roma), il Luigi Vanvitelli (Napoli), il San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona (Salerno), il Mater Domini (Catanzaro). Parlando di regioni, gli ospedali peggiori sono tre in Lazio, quattro in Campania, due in Calabria e tre in Sicilia.