La oss che ha investito la bimba di 2 anni nel parcheggio dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino ha rilasciato una intervista al quotidiano La Stampa, nella quale ha dichiarato di essere distrutta dal dolore per l’accaduto, affermando anche che si è trattato di un tragico incidente o “Questione di un attimo“, come hanno anche confermato molti testimoni. L’operatrice però continua a dire non non riuscire a darsi pace, soprattutto dopo la notizia della morte di Esmeralda, per la quale però ora è stata indagata anche la madre della bimba, perchè secondo le ricostruzioni sarebbe stata lasciata abbandonata a giocare in un luogo pericoloso senza la supervisione di un adulto.



Non riesco a dire altro. Se non che sono distrutta per la morte della piccola Esmeralda. Mi sto facendo curare“, dice la donna, aggiungendo di essere sotto terapia per il disagio psicologico ma anche di essere stata costretta ad andare al pronto soccorso dopo l’episodio a causa dell’aggressione da parte della folla che era con i familiari della bambina, “Sono stata malmenata. Mi hanno spintonata, sono entrati in macchina. E sono andata in ospedale a farmi medicare“.



Parla la oss che ha investito la bimba di 2 anni a Torino: “Sono sconvolta, ora posso solo pregare per Esmeralda”

L’operatrice socio sanitaria oss che ha investito la bimba di 2 anni nel parcheggio dell’ospedale a Torino, parlando con il quotidiano La Stampa ha dichiarato di aver chiesto il trasferimento in un’altra struttura sanitaria. Perchè dopo l’aggressione subita e il disagio per il dolore provocato dalla morte della bimba, della quale si sente responsabile, dice, “Ora ho paura“, e aggiunge: “La mia vita non sarà più la stessa“. Per quanto riguarda la sicurezza di quel parcheggio, dice che molti tra i quali anche suoi colleghi, avevano già avvertito in merito alla necessità di trovare una soluzione, soprattutto per le roulotte che stazionavano spesso in fondo, le stesse all’interno delle quali si trovavano i familiari di Esmeralda al momento dell’incidente.



La procura ora ha aperto un‘inchiesta sulla oss, lei afferma. “Mi fido di loro”. Infine lancia un messaggio alla famiglia della bambina, ricordando qual è stato il primo pensiero in quel momento: “Sono mamma anch’io. Que sto ho pensato. E questo fatto ingigantisce il mio dolore. Sono sconvolta. E lo sono da mamma. Sono addolorata” e aggiunge: “Ora posso solo pregare per Esmeralda. Per la mamma e il papà. E per la sua famiglia. Niente altro“.