E’ Pisa il comune più virtuoso ed efficiente d’Italia. A stabilirlo è stato l’osservatorio su conti pubblici dell’università cattolica di Milano, secondo cui la nota cittadina toscana guarda tutti dall’alto con 139.5 punti, seguita da Parma a quota 85.31, e Padova sul gradino più basso del podio con 71.92 punti. Completano la top 5 Piacenza e Cesena, mentre in fondo alla graduatoria, Foggia, Brindisi e Napoli. «Siamo in un momento molto importante per i bilanci comunali – le parole di Carlo Cottarelli, direttore dell’osservatorio, ai microfoni di Repubblica – con quest’analisi riteniamo di aver dato un contributo al processo di chiarezza e trasparenza, finalizzato a evitare sprechi e diseconomie». La classifica riguarda i 52 comune e capoluoghi di provincia con più di 80mila abitanti nelle regioni a statuto ordinario. «Il nostro contributo – ha spiegato Alessandro Banfi, ricercatore dell’Osservatorio – è stato quello di ricavare l’indicatore complessivo di efficienza, con cui abbiamo stilato la classifica».
OSSERVATORIO COTTARELLI, I COMUNI PIÙ VIRTUOSI D’ITALIA
I ricercatori hanno messo a confronto numerose voci fra di loro, indicative dell’efficienza di un comune, e per dirla in breve hanno sottratto alle offerte le spese: se il risultato era positivo si aveva ovviamente una miglior efficienza. Le voci che sono state prese in considerazioni sono nel dettaglio: lo smaltimento dei rifiuti, il funzionamento degli uffici amministrativi, l’istruzione pubblica, le attività sociali, quelle di polizia locale, e quelle riguardanti la viabilità e il territorio. Solamente a metà classifica le due maggiori città d’Italia, leggasi Milano (29esima) e Roma (31esima): «Mentre il capoluogo lombardo offre servizi di livello decisamente più alto – commenta Banfi – circa il 20% superiore alla media, ma a costi un po’ più elevati, Roma tende a offrire un livello di servizi decisamente più basso, ma caratterizzato da costi più bassi». Svetta su tutti invece Pisa, come detto in apertura, città governata dal sindaco leghista Michele Conti, che ci tiene però a fare i complimenti anche al suo predecessore: «Il nostro Comune – le sue parole – gode ancora della lungimiranza parsimoniosa di Sergio Cortopassi che è stato sindaco socialista all’inizio degli anni ’90 e successivamente è stato assessore al Bilancio».