Scrivere questa cronaca è per me orribile, come per voi leggerla. C’è dentro il male del mondo, e il suo accanirsi verso chi di certo non ne è responsabile. Domenica ad Ostia un turista uscendo dalla spiaggia si è sentito offrire a pagamento un bambino di forse due anni perché ne facesse quel che voleva, ne abusasse cioè sessualmente. Il giovane che gliel’ha proposto lo teneva in mano, si è scoperto che era il padre.
Con il cuore sgomento il bagnante ha chiamato la polizia, intanto il lenone si era allontanato, e vistosi alle strette con gli agenti intorno ha fatto il pazzo. Ha lasciato per terra la creatura e ha danzato sui tettucci delle auto schiamazzando. Ha detto frasi sconnesse, come fosse alterato dalla droga o dall’alcol. Immobilizzato e portato in ospedale per il Trattamento sanitario obbligatorio, perché cose del genere può farle solo un malato psichico, si è appurato che non aveva assunto stupefacenti né era ubriaco. Gli inquirenti hanno ritenuto avesse montato quella scena di follia per sfuggire alle sue responsabilità. Il piccino è stato raccolto quasi disidratato, ha preso in mano una bottiglietta d’acqua portagli da un poliziotto ed è stato poi accudito dalle assistenti sociali.
Com’è potuto accadere un fatto simile? Le modalità di quanto riferito dalle fonti ufficiali e dai testimoni sgomenti sono incredibili, nel senso che non esiste, non può esistere qualcosa del genere. Sappiamo bene – e lo ha rivelato un’indagine recente della polizia postale partita dalla Toscana – che è fiorente, anche se qui di fiori non ce n’è, e in tempo di lockdown è proliferato, il traffico di immagini reali di stupri anche di neonati. Io stesso indagai nel lontano 2000 su questi canali occulti, su piste segnalatemi da don Fortunato Di Noto. Queste cose esistono, ma non si vedono. Appartengono ai sotterranei della vita sociale, anche se a proteggere questi commerci abominevoli sono – non si stancava di denunciare don Di Noto – lobby che hanno addentellati nei Parlamenti di Paesi che passano per civili.
Questo episodio criminale al lido di Ostia è allora il risalire alla superficie di una turpitudine che non aveva ancora trovato interlocutori invisibili e silenziosi, per l’ignoranza del soggetto, 25 anni, italiano farfugliante, per il suo non essere addentro ai meccanismi del dark-web. Per uno che se ne scopre e si finge (oppure è) pazzo, altri invece cavalcano l’efferata ignoranza e la miseria senza amore di disgraziati che vivono nel degrado. Ricordiamocelo. Questi orrori esistono, e di solito sono coperti. Come quei bravi ragazzi italiani minorenni che compravano e vendevano e in tal modo finanziavano violenze a bambini appena svezzati e addirittura sacrifici umani acquistati come ghiottonerie da perversi.
Ah sì, quel 25enne che vendeva bambini per il loro stupro è un rom. Guai a dire: ah be’, allora capisco; guai a sentirsi a posto indirizzando lo sdegno verso un’etnia particolare. L’etnia che porta tutto il peso del male è la razza umana. Cristo muore e risorge per quel bambino, e si è caricato del peccato di ogni stupratore per salvarci tutti e ognuno.