Osvaldo Paterlini: il primo incontro con Orietta Berti
Osvaldo Paterlini è il marito di Orietta Berti. La coppia ha due figli e prossimamente festeggeranno 60 anni d’amore. La coppia è tra le più longeve del mondo della musica e dello spettacolo. Il primo incontro tra i due c’è stata 57 anni fa come ricordato proprio il marito della cantante in una lunga intervista rilasciata al settimanale Chi: ” mi ha colpito immediatamente, all’instante, oggi si direbbe colpo di fulmine. Però in un modo strano, leggevo questa timidezza in lei, io sono molto timido e anche lei lo è, però aveva questo sorriso e questi occhi che parlavano. Gli occhi di Orietta parlano, sono pieni di parole”.
Tutto è iniziato quando è stato invitato a casa di Orietta: “mi invitò a casa dalla mamma e dalla nonna, il papà non ce l’aveva più. Da lì partì tutto”. Durante i primi anni, la coppia viveva con le mamma di entrambi e le nonne, un periodo che Osvaldo ricorda come una fortuna. Non solo parlando della moglie come donna e artista ha rivelato: “‘lei è uguale sia fuori che sul palco. Il suo modo di fare è sempre quello di una persona, lei è così come la vede”.
Osvaldo Paterlini su Orietta Berti: “lei è molto gelosa”
Una gran bella storia d’amore quella tra Osvaldo Paterlini ed Orietta Berti. L’uomo della sua vita non nasconde: “ho sempre avuto fiducia in lei, se fossi stato geloso non avrei potuto seguirla. Orietta è stata corteggiatissima. Lei è molto gelosa, non so se è gelosia o apprensione, a Orietta è arrivata la notizia del padre all’improvviso, c’è qualche trauma lì. C’è gelosia in lei mista a quella preoccupazione dovuta al dispiacere che ha avuto da ragazza, a 16-17 anni, quel ricordo è un graffio che è difficile da cancellare”. Non solo parlando del carattere della moglie ha detto “certo che litiga, lei non è cattiva, non è rancorosa, ma se c’è da discutere con qualcuno, lei è una che si carica tantissimo. Viene da me, discute con me. Ed è una tempesta. Io sto zitto, aspetto, e poi riprendo il discorso il giorno dopo. È istintiva, al momento è fuoco e fiamme, poi il giorno dopo mi dice “Hai ragione?”.
Infine parlando del tempo che passa ha ammesso: “quando la guardo è ancora la ragazza incontrata fra le bancarelle di Montecchio 57 anni fa, vedo ancora la sua timidezza, la sua verve che serve a celare proprio quella sua timidezza che è rimasta uguale. Lei è rimasta una bambina che ama le paillettes, i lustrini, i trucchi e le parrucche. Ed è la mia bambina”.