Osvaldo Paterlini, il primo incontro con Orietta Berti

Osvaldo Paterlini è il marito di Orietta Berti e il padre dei suoi figli Omar e Otis. Un grande amore quello che lega Orietta e Osvaldo da tantissimi anni. Nel 1967 il matrimonio e da allora non si sono mai separati; anzi Osvaldo c’è sempre stato per la sua Ornella accompagnandola in giro per il mondo e diventando il suo manager. Il primo incontro tra i due è avvenuto negli anni ’60 in occasione di una fiera dell’artigianato e tra i due c’è stato il classico colpo di fulmine.



“Io e Osvaldo abbiamo due caratteri completamente diversi. Persino il primo incontro, quando lo invitai per il caffè mi disse che non gli piaceva il caffè. Una settimana dopo però si presentò a casa per portarmi un pezzo di formaggio a casa” – ha detto la Berti ospite di “Da noi a ruota libera”. La cantante di tantissimi canzoni di successo è consapevole di quanto Osvaldo sia stato fondamentale nella sua vita di donna e artista: “mio marito è stato molto importante per me e per la mia carriera. Se non fosse per lui non sarei qui. E’ stato l’uomo l’ideale. Quando alzavo la voce mi diceva che non eravamo sul ring e mi rimetteva in riga”.



Orietta Berti: “Osvaldo Paterlini è molto dolce anche se è taciturno”

Nonostante le differenze di carattere, Osvaldo Paterlini e Orietta Berti si amano come se fosse il primo giorno. “Lui è molto dolce anche se è taciturno. Nel suo silenzio c’è tanto romanticismo” – ha detto la cantante di Mille che recentemente ha raccontato un aneddoto davvero particolare sulla storia con il marito. Ospite del salotto di Che tempo che fa di Fabio Fazio dove è presenza fissa ogni domenica, la Berti ha raccontato: “io porto sempre il fischietto dietro con me, perché una volta Osvaldo mi ha dimenticata in un autogrill”.



La cantante ha poi aggiunto: “lui ha fatto benzina, mentre io ero dietro e dormivo, poi sono andata in bagno. Lui è salito in macchina ed è partito, credendo che io fossi ancora in macchina a dormire. A quel punto due camionisti mi hanno detto: ‘Signora non si disperi la portiamo noi, dove deve andare?’, e io: ‘Devo andare in Rai in centro a Roma’”.