Osvaldo Paterlini sul primo incontro con Orietta Berti: “Un vero colpo di fulmine, i suoi occhi parlavano…”
Con la sua partecipazione come opinionista al Grande Fratello Vip 7, Orietta Berti si sta facendo conoscere sempre più. Spesso la celebre cantante ammonisce i vari Vipponi e le loro storie amorose augurando a tutti di trovare un amore come il suo con “Il mio Osvaldo”, in riferimento al suo splendido amore, nato nel lontano 1965, con suo marito, Osvaldo Paterlini. I telespettatori vogliono saperne sempre di più sul mitico Osvaldo così, il settimanale Chi, oltre a una meravigliosa copertina, ha deciso di dedicarli una lunga intervista.
Osvaldo ha esordito raccontando del primo incontro con Orietta: “La prima volta ero andato con degli amici a fare un giro, amici comuni dell’Orietta che mi avevano invitato, lei mi ha colpito immediatamente, all’istante, oggi si direbbe un vero colpo di fulmine. Però mi ha colpito in modo strano, leggevo questa timidezza, aveva questo sorriso e soprattutto questi occhi che parlavano. Gli occhi di Orietta parlano, sono pieni di parole”. Dopo il primo incontro lei lo invita a casa sua dove vive con la mamma e la nonna visto che il padre, ahimè, è passato a miglior vita: “Io con coraggio ho deciso di andare a casa sua e da li è partito tutto”.
Osvaldo Paterlini: “Seguivo Orietta ovunque, ricordo ancora quando Mike Bongiorno mi chiamò il signor Berti…”
Per anni, Osvaldo Paterlini e Orietta Berti, vivono proprio con la mamma e la nonna della cantante, una situazione che come racconta al settimanale Chi, a Osvaldo non pensa affatto ma anzi, ritiene una fortuna. Orietta, con la sua voce da usignolo diventa sempre più famosa e spesso viaggia cavalcando i palchi più importanti del mondo. Osvaldo la accompagna o la aspetta a casa: “Non mi è mai pesato il mio ruolo, quello in disparte e dietro le quinte”, ha confessato. Le poche volte che frequenta l’ambiente di Orietta prova un leggero imbarazzo: “Non conoscevo l’ambiente, stavo in imbarazzo lì in mezzo, ricordo ancora quando Mike Bongiorno mi fece una battuta chiamandomi il signor Berti, io se fui orgoglioso”.
Osvaldo si trova così a ricoprire il ruolo di marito per Orietta ma non solo, anche quello di padre: “L’Orietta, non avendo il padre, aveva bisogno di qualcuno che si occupasse di lei, io l’ho fatto, ho preso il ruolo di marito e anche un altro ruolo, quello paterno. La morte del padre le ha lasciato un graffio difficile da cancellare”. Osvaldo, con la nascita dei figli Omar e Otis, diviene un ottimo padre anche per loro: “Inizialmente dei nostri figli si occupavano sopratutto i nonni, quando sono venuti a mancare io sono stato più presente, tornavo alle quattro di mattina e un paio d’ore dopo ero in piedi per portare i ragazzi a scuola”, ha raccontato.
Osvaldo Paterlini e l’amore con Orietta Berti: “Rimarrà per sempre il mio usignolo…”
Orietta Berti e Osvaldo Paterlini convivono ancora felici dal 1965, il loro rapporto va a gonfie vele e Osvaldo, intervistato dal settimanale Chi, si è lasciato andare anche a una piccola rivelazione. Pare infatti che Orietta, per mantenere la sua splendida voce a volte non parli per giorni interi: “A volte è meglio così – racconta ironicamente Osvaldo – Io e lei abbiamo passato una vita insieme, 24 ore su 24″. Oggi i due sono ancora più innamorati che mai…
“Quando la guardo è ancora la ragazza incontrata fra le bancarelle di Montecchio 57 anni fa, vedo ancora la sua timidezza, la sua verve che serve a celare proprio quella sua timidezza che è rimasta uguale. Forse è maturata un po’ l’Orietta, si è tolta di dosso qualche paura ma è comunque rimasta una bambina, che ama le paillettes, i lustrini, i trucchi e le parrucche, ed è la mia bambina. Ogni tanto qualcuno sentenzia: -Ma dì all’Orietta di stare un poco anche a casa – e io la vorrei anche a casa qui con me, però sarebbe come chiudere un uccellino in gabbia e io non metto il mio usignolo in gabbia”, ha concluso.