La premier Giorgia Meloni ha annunciato oggi, tramite i suoi collaboratori, di soffrire di un problema legato agli otoliti che le causa quelle che in gergo medico sono chiamate vertigini parossistiche posizionali. Un disturbo piuttosto comune e che, fortunatamente, può essere risolto in modo piuttosto rapido, con pochi giorni di degenza che, attualmente, la premier sta affrontando nella sua abitazione “a letto e al buio”.



Anatomicamente parlando, tutte le persone nel mondo posseggono gli otoliti che sono da intendersi come dei piccoli sassolini o cristalli, posizionati all’interno del vestibolo nell’orecchio. Il loro scopo è quello di muoversi all’interno del vestibolo per regolare l’equilibrio e il senso di accelerazione dovuto ai movimenti bruschi della testa, trasmettendo al cervello, tramite stimolazione delle cellule ciliate sensoriali interne all’orecchio, le informazioni sul cambiamento della posizione del corpo nello spazio. Le vertigini parossistiche posizionali, invece, si verificano quando gli otoliti si spostano dalla loro posizione, occupando i canali semicircolari, dove finiscono per stimolare erroneamente le cellule ciliate sensoriali, restituendo al cervello informazioni errate sul corpo e suoi movimenti.



Cosa sono le vertigini parossistiche posizionali causate degli otoliti: terapie e cure

La causa delle vertigini parossistiche posizionali, in altre parole, è uno scorretto movimento degli otoliti che vanno ad occupare quei canali nei quali trasmettono, normalmente, informazioni al cervello. L’effetto è quello chiamato “vertigine rotatoria” che può durare dai 20/30 secondi al minuto, per ogni episodio, e che consiste nella falsa percezione che il mondo attorno gira senza sosta, talvolta associata, come nel caso di Meloni, anche a nausea, vomito e instabilità posturale.

Fortunatamente, guarire dalle vertigini parossistiche posizionali non è complicato e richiede l’intervento di un otorino che, tramite alcune manovre specifiche, riposiziona al loro posto gli otoliti. Nell’eseguire le manovre, che consistono in rapidi movimenti della testa guidati dall’otorino, si scatenano i sintomi delle vertigini, fino a quella definita “liberatoria” che sancisce la guarigione dal disturbo. Nei giorni immediatamente successivi al trattamento delle vertigini parossistiche posizionali con il riposizionamento degli otoliti, i pazienti potrebbero sperimentare (nuovamente come nel caso della premier Meloni) una sensazione di instabilità e nausea, mentre sono da evitare movimenti bruschi della testa.