Basta dire Missoni per esprimere eleganza, gusto, fantasia. Merito di Ottavio e della moglie Rosita Jelmini, fondatori di un’azienda diventata simbolo del “Made in Italy” in tutto il mondo, capace di rendere la maglieria moda pura. La loro storia professionale ha inizio nel lontano 1953, anno del loro matrimonio. Tra i due la scintilla era scoccata a Londra, dove Ottavio, già campione italiano assoluto sui 400 metri nel 1938 e a Vienna campione mondiale studentesco, si era recato per prendere parte alle Olimpiadi 1948 ed era finalista nei 400 a ostacoli.
Lui, che a Trieste conduceva anche una piccola attività di produzione di tute sportive, non poté in alcun modo resistere al fascino di Rosita, quella giovane così minuta ma determinata che a sua volta condivideva con lui un’esperienza stilistica nell’impresa di famiglia, impegnata nella produzione di scialli e biancheria per la casa.
OTTAVIO E ROSITA MISSONI: IL NEW YORK TIMES DISSE, “LA MIGLIORE MAGLIERIA DEL MONDO”
I due rappresentano insieme una forza inarrestabile: dal primo piccolo laboratorio nel seminterrato della loro abitazione di Gallarate, la loro ascesa è pressoché inarrestabile. La prima copertina arriva nel 1967 su Arianna: lo stesso anno avviene il debutto a Palazzo Pitti, con un’anticipazione del nude look. Nel 1969 costruiscono una nuova “casa e bottega” a Sumirago, ma il loro successo è internazionale al punto che Bloomingdale’s inaugura nel 1970 un punto vendita Missoni a New York. Ottavio e Rosita Missoni fanno della mescolanza e sovrapposizione di punti e fantasie uno dei loro marchi di fabbrica.
Nel 1972 è addirittura i il New York Times a sancire: “I Missoni fanno la migliore maglieria del mondo e, secondo qualcuno, la moda più bella del mondo“. Ottavio Missoni è morto il 9 maggio 2013 nella sua casa di Sumirago all’età di 92 anni. La moglie continua a rappresentare con orgoglio ed eleganza il brand di famiglia.