Usa, ottiene custodia della figlia e la uccide

Choc negli Usa, dove un uomo ha ottenuto la custodia della figlia 12enne e l’ha poi uccisa, togliendosi in seguito la vita. La scioccante vicenda è avvenuta ad una famiglia della contea di Monroe, in Tennessee. Qui l’uomo aveva portato avanti una battaglia legale con la nonna della ragazzina, che si era battuta per diventare sua tutrice. Il tribunale aveva però deciso a favore dell’uomo. La madre della 12enne era morta nel 2016 in un incidente stradale. Poco prima, i genitori avevano divorziato. Nei confronti del padre, Leonard Ahearn, era stato emesso un ordine restrittivo, ma questo non è bastato per impedire al giudice di affidare la custodia della ragazzina.



Monica Dunning, la nonna della 12enne uccisa dal madre, sostiene la morte per arma da fuoco di sua nipote di 12 anni, Angel Ahearn, è la prova schiacciante che il sistema giudiziario familiare degli Stati Uniti è difettoso, come ha spiegato il quotidiano del Tennessee WBIR. La madre della ragazzina è morta in un incidente d’auto nella contea di Monroe, nel Tennessee, nel 2016. La nonna in quel momento ha iniziato una battaglia legale per essere nominata tutore. La piccola ha trascorso però diverso tempo in diverse famiglie affidatarie prima che suo padre, Leonard Ahearn, ottenesse la sua custodia.



Usa, uccide la figlia 12enne mentre litiga con una donna

Come ha spiegato Dunning, sua figlia era divorziata da Ahearn al momento della sua morte. Inoltre c’erano state accuse di abusi che hanno portato a un ordine del tribunale che gli ha impedito di vedere Angel. Nonostante le accuse, però, il Tribunale ha deciso di affidare la 12enne proprio al padre, fino al tragico esito. La tragedia è avvenuta a più di tre ore dal Tennessee, nella casa di famiglia a Barrow, in Georgia, lo scorso 17 ottobre. Ahearn stava litigando con una donna quando ha preso la pistola e ha sparato a lei, a sua figlia e infine a se stesso. I soccorritori giunti sul posto hanno trovato i due adulti gravemente feriti e Angel morta.



“Ha visto suo padre avvicinarsi a lei, puntarle una pistola alla testa e spararle”, ha detto Monica Dunning a WBIR in un’intervista. “Non c’era modo che tu potessi essere in una stanza con lei, anche solo due secondi, e non solo amarla assolutamente. Era eccezionale, era espressiva, era felice” ha ricordato la nonna. La donna avrebbe voluto far crescere Angel al sicuro, ma ha spiegato che i giudici sembravano volerla affidare a tutti tranne che alla nonna materna stessa. A parlare della vicenda anche la rappresentante della Tennessee State House, Gloria Johnson, secondo la quale la morte di Angel mette in luce solo uno dei problemi di un dipartimento dei servizi per l’infanzia a corto di personale e sottopagato.