Ottilie von Faber-Castell doveva compiere ancora diciannove anni e l’azienda di famiglia aveva già bisogno del suo impegno e della sua dedizione per portare avanti la società. Secondo le ultime volontà espresse dal nonno Lothar von Faber, la nipote avrebbe dovuto guidare l’impresa verso nuovi obiettivi mantenendo le “organizzazioni da lui introdotte” come scrisse nel testamento. Essendo ancora acerba per gestire un’azienda così importante, la giovanissima Ottilie decise di seguire il consiglio del nonno che fu quello di imparare i segreti del mestiere da alcuni dipendenti fidati e di affiancarsi di figure esperte per la gestione dell’azienda. Inoltre, Lothar von Faber, prima di morire, aveva espresso un altro desiderio molto importante, al fine di proteggere il lavoro di una vita e gli anni investiti nella gestione dell’azienda: mantenere il cognome Faber a qualunque costo. Anche nell’eventualità di un matrimonio da parte della nipote. E così fu che quando Ottilie andò a nozze cl Conte Alexander zu Castell-Rüdenhausen, l’azienda prese il doppio cognome, oggi noto in tutto il mondo: Faber-Castell.



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