Accolta la tesi del pubblico ministero: Ousseynou Sy condannato a 24 anni di reclusione per aver dirottato e incendiato un autobus – con a bordo 50 studenti della scuola media “Vailati” di Crema con due insegnanti e una operatrice scolastica – a Milano nel marzo del 2019. La Corte d’Assise ha condiviso il giudizio della Procura, si è trattato di un sequestro a fini terroristici, riqualificando il reato di strage in quello di attentato. La sentenza è arrivata dopo una camera di consiglio di oltre 4 ore e Sy è stato inoltre giudicato colpevole dei reati di incendio, lesioni, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nel corso delle dichiarazioni prima della sentenza, Sy ha nuovamente giustificato il suo gesto come una rivendicazione contro le morti di migranti dall’Africa nel Mediterraneo. E anche oggi non è mancato l’attacco a Matteo Salvini: l’ex ministro dell’Interno è stato definito «un piccolo duce».



OUSSEYNOU SY CONDANNATO A 24 ANNI DI CARCERE

La sentenza della Corte d’Assise prevede inoltre il versamento di provvisionali per quasi 2 milioni di euro, che dovranno essere pagate anche da Autoguidovie e dal ministero dell’Interno (responsabile civile degli studenti durante l’orario scolastico). Prevista, infine, l’interdizione perpetua del condannato e la misura di sicurezza della libertà vigilata per altri tre anni dalla fine della pena. Soddisfatto Antonino Andronico, avvocato che ha difeso le famiglie di alcuni dei ragazzi coinvolti nel dramma sfiorato: «Una sentenza che ha accolto in pieno le richieste dell’accusa e hanno qualificato il gesto come attentato con finalità di terrorismo, sequestro con finalità di terrorismo», le sue parole riportate da Il Giorno. Così invece Giovanni Garbagnati, avvocato di Ousseynou Sy: «Prendiamo atto della sentenza. A nostro avviso non ci sono né la strage né il terrorismo. Leggeremo le motivazioni e faremo ricorso in appello».

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