Se l’è presa con Matteo Salvini Ousseynou Sy, il 47enne che a marzo di un anno fa sequestrò un bus con a bordo 50 ragazzini, minacciando di dare loro fuoco. Ieri è arrivata la condanna a 24 anni di galera, così come chiesto dalla procura, e un risarcimento pari ad un milione e mezzo di euro per le tante parti civili coinvolte, ma prima della sentenza, lo stesso unico imputato aveva fornito delle dichiarazioni spontanee in cui aveva appunto puntato il dito nei confronti del leader della Lega, definendolo “Piccolo Duce”. “Il decreto Salvini uccide deliberatamente – le parole proferite in aula da Sy – il governo di quell’epoca lucra per avere voti, il decreto Salvini è stato criticato da tutto il mondo, dall’uomo, perché salvare vite umane è doveroso, è obbligatorio, tutto il mondo lo sa, ma ho visto che i due magistrati non hanno speso una parola, non hanno detto nulla”. E ancora: “Chiedo giustizia per tutte le famiglie che hanno visto i loro figli e i loro parenti morire davanti alle nostre coste tra il 2018 e il, 2019. Ricordo alla Corte che il mio gesto aveva l’unico scopo di salvare vite umane. Se vengo condannato, se volete condannarmi, fate pure, ma ricordatevi che il mio gesto aveva il solo scopo di salvare vite umane. Rinnovo le mie accuse contro Salvini e i crimini dell’umanità“.
OUSSEYNOU SY VS SALVINI, LA REPLICA DEL LEGHISTA: “SPERIAMO NON ESCAPIÙ”
Dichiarazioni che evidentemente non hanno convinto i magistrati, che hanno invece deciso di condannare con la massima pena il 47enne autista, avendo messo a serio rischio la vita di 50 ragazzini e dei loro accompagnatori. Salvini si è limitato a commentare la sentenza attraverso Twitter scrivendo: “Speriamo non esca più di galera”, mentre la deputata leghista di Rivolta, Claudia Gobbato, ha fatto sapere attraverso una nota: “Ousseynou Sy è un criminale che meriterebbe il carcere a vita. Non voglio nemmeno pensare al tragico epilogo a cui saremmo arrivati senza il coraggio di alcuni ragazzini e la prontezza delle forze dell’ordine. A oggi quel criminale ancora non si pente, non si scusa e continua a fare dichiarazioni deliranti contro la sacrosanta politica dei porti chiusi. In Italia non abbiamo bisogno di criminali che mettono in pericolo la vita dei nostri figli e di innocenti con l’unico scopo di compiere ‘gesti dimostrativi’”.