Dietro il successo di Ozempic c’è una molecola ritenuta miracolosa che porta il nome di semaglutide: ne parla alle ore 23:10 di oggi, lunedì 22 luglio 2024, il programma di Rai 3 “Petrolio“, che si sofferma con la sua inchiesta sul farmaco che ha consentito alla casa farmaceutica Novo Nordisk di cambiare l’approccio all’obesità e veder volare il suo fatturato. Tutto è cominciato quando i divi di Hollywood hanno cominciato a raccontare di aver usato questa molecola per perdere i chili di troppo, così è partita la caccia al farmaco che è stato messo sul mercato inizialmente per la cura del diabete.



Comunque, è passato il messaggio che si possano perdere chili senza diete ed esercizio fisico, ignorando gli effetti anche collaterali ancora sconosciuti legato all’uso di Ozempic. Ad esempio, sono emersi i risultati di uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, da cui è emerso che il semaglutide ha importanti benefici per chi soffre di diabete di tipo 2 che hanno una malattia renale cronica: la molecola riduce il rischio di gravi problemi renali e di morte per cause cardiovascolari.



SVOLTA SEMAGLUTIDE, MA DUBBI SU EFFETTI COLLATERALI

Per quanto riguarda il peso, lo studio in questione ha confermato che il dimagrimento perdura nel tempo, senza fluttuazioni, diminuendo gli eventi cardiovascolari. Per il professor Roberto Vettor, intervenuto al Fatto Quotidiano, il farmaco Ozempic è una vera e propria svolta, se teniamo conto delle malattie associate all’obesità, basti pensare che ci sono almeno 13 forme di tumore in rapporto con questa patologia. Per l’esperto la molecola semaglutide è una rivoluzione che si può paragonare alle statine per le malattie al cuore. Proprio il successo del farmaco ha causato problemi di approvvigionamento, visto che in molti lo hanno usato come scorciatoia al posto di uno stile di vita sano, sottraendolo però a chi ne ha davvero bisogno per le malattie di cui soffre.



Non vanno sottovalutati, inoltre, gli effetti collaterali, come nausea e vomito, ipoglicemia, dolore allo stomaco e retinopatia diabetica, come indicato dall’Aifa. L’Istituto Mario Negri ha riscontrato anche la perdita di massa muscolare magra, pancreatica, ostruzione intestinale, paresi dello stomaco e insorgenza di pensieri di suicidio, che però non è confermata da studi recenti, o autolesionismo, ma servono riscontri scientifici, anche perché solo in questi mesi si è esteso il consumo di semaglutide.

GLI AVVERTIMENTI DI AIFA ED EMA SU OZEMPIC

Già l’anno scorso l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) aveva segnalato la carenza di semaglutide, lo scorso giugno l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha fornito ulteriori informazioni, ricordando che i farmaci che usano quella molecola sono autorizzati solo per il trattamento del diabete, inoltre serve la prescrizione medica per l’assunzione e non andrebbero usati per il dimagrimento se non si soffre di obesità o grave sovrappeso. Quindi, da un lato c’è la questione della carenza, dall’altro quello della scarsa conoscenza degli effetti collaterali per un uso non legato alle patologie per le quali sono stati immessi sul mercato.

Ad esempio, uno studio della Massachussets Eye and Ear ha riscontrato che chi assume Ozempic ha un rischio 4 volte maggiore di sviluppare una patologia rara chiamata neuropatia ottica ischemica (Naion). Ciò per i pazienti diabetici che assumono semaglutide, invece per le persone in sovrappeso la probabilità è 7 volte maggiore. Si tratta di risultati provvisori che richiedono ulteriori studi per consolidare i risultati.