In realtà in molti avevano già pensato da tempo che l’ex leader dei Black Sabbath Ozzy Osbourne soffrisse di morbo di Parkinson. Questo perché appariva evidente vedendolo nel reality che il canale televisivo Mtv gli ha dedicato per alcuni anni tempo fa: le sue condizioni fisiche, per non parlare di quelle mentali, erano pessime. Difficoltà a camminare, mani che tremavano vistosamente, insomma i sintomi tipici del Parkinson, ma tutti, vista la lunga dipendenza da alcol e droghe varie, parlavano di effetti provocati dagli eccessi. Adesso invece Ozzy e la fedele moglie Sharon hanno ammesso pubblicamente nel corso di una intervista televisiva al programma Good Morning America la malattia, diagnosticata, hanno detto, lo scorso febbraio. E in effetti nel corso del 2019 Osbourne ha avuto diversi problemi, tanto da cancellare un previsto tour, dopo una caduta e una infezione e anche una polmonite.
IL NUOVO DISCO ORDINARY MAN
Nonostante il Parkinson sia una malattia neurodegenerativa con un decorso molto lento nella maggior parte dei casi ma che ad oggi non ha ancora una cura. i due hanno detto che nel 2020 Ozzy rispetterà gli impegni concertistici per promuovere il nuovo disco Ordinary Man. “Per me è difficile nascondere qualcosa, non ti fa stare bene con te stesso e ti fa sentire colpevole. Io non sono bravo a tenere i segreti – ha spiegato – non riuscivo più a conviverci anche perché ormai ho finito le scuse” ha detto il cantante. La moglie invece ha spiegato che si tratta del Parkinson 2, una delle varie forme di Parkinson. Ozzy ha voluto anche smentire le terribili voci che lo volevano già in fin di vita: “Questa malattia non è neanche lontanamente una condanna a morte però è qualcosa che colpisce i nervi. È come se vivessi una bella giornata, poi un’altra bella giornata e poi una giornata veramente brutta”. La figlia Kelly ha invece spiegato che “La cosa più brutta è vedere qualcuno che ami soffrire per noi è come se si fossero ribaltati i ruoli. Adesso siamo noi a dover dire ‘Riprenditi, forza, dobbiamo tutti accettare ciò che sta accadendo per superarlo’. Ma ci è voluto un po’ per far sì che tutti fossimo sulla stessa lunghezza d’onda”.