Chi è P. Lion? Ospite a Arena Suzuki 60 70 80 e 90

P. Lion (Pietro Paolo Pelandi) è un grande musicista e cantante anni ’80 ed è soprattutto uno dei pilastri della disco dance italiana. L’artista è nato nel 1959 ad Alzano Lombardo e il suo nome d’arte “P. Lion” deriva da “P”, l’iniziale e da “Lion”, il nome della casa nobiliare del padre. Dopo anni di carriera, l’artista è ancora oggi nel cuore di molte persone e questo grazie alla sua più grande hit: “Happy Cildren”. Il testo parlava di bambini, soldi e di un mondo che l’uomo voleva vedere più pulito ma il grande successo del brano fu dovuto anche alla grande base musicale, che dal 1983 a oggi hanno fatto ballare milioni di italiani e non solo!



Dopo quel grande successo di portata internazionale, P. Lion incise altri brani quali: Dream, Reggae Radio, Believe Me, Under the moon, You never break my heart e Burn in his hand. Un successo dopo l’altro, che oggi lo ha portato ad essere uno dei grandi ospiti di Arena Suzuki 60 70 80 e 90, il programma condotto da Amadeus in onore della musica di quegli anni che è rimasta “immortale”.



Le dichiarazioni di P. Lion sugli anni del successo

P. Lion ricorda gli anni del successo, ovvero gli anni ’80 con molta gioia, in alcune interviste aveva dichiarato: “Erano anni particolari, l’italo dance ha dato la possibilità all’Italia in quel periodo di essere rappresentata da una musica diversa. Sono stati anni spettacolari, ci si trovava in tutta Europa in classifica con Michael Jackson e i Queen, peccato che quel periodo sia durato forse troppo poco”. Come ha raccontato a “Valseriana news” oggi la maggior parte della musica viene prodotta a fini “commerciali” ma secondo P. Lion la musica bella c’è stata, c’è e ci sarà sempre, basta solo cercare bene.



Il cantante attualmente si occupa ancora di musica e ha anche creato dei nuovi brani ma non sono più legati agli anni in cui ha avuto maggiore successo. Quando ha creato Happy Children, era ancora molto ingenuo ma spontaneo, erano progetti pensati ma non mirati a scalare qualche classifica, “erano veri”, come afferma il cantante stesso. Una nota d’astio si avverte invece in merito alla tecnologia, il cantante sempre a “Valseriana news” aveva dichiarato: “In futuro mi aspetto che un cantautore apra il computer e secondo le sue richieste il computer creerà una base musicale che sembra nata da un compositore ma che altro non è che un insieme di pezzi presi da una parte e dall’altra”.