Pablo Picasso sarà una persona molto importante per la vita di Lucia Bosè. Sarà padrino di battesimo del figlio dell’attrice, Miguel Bosè, un grande amico che l’accompagnerà in tanti anni. “Quando andavo a cena da lui, mi faceva mangiare sempre uova di rondine”, racconta. Il pittore diceva che erano come un elisir di lunga vita, forte del suo amore per la cucina. “Lo ascoltavo con ammirazione. Raccontava sempre cose interessanti, belle, poetiche, stimolanti. Ho fatto tesoro di una cosa che amava ripetere: ‘Se non sei creativo non sei nulla nella vita’- Ed è vero, la creatività è il carburante che ci spinge ad andare sempre più avanti”, racconta la Bosè al sito San Francesco Patrono d’Italia. Di contro, Picasso realizzerà per l’attrice dei piatti con degli angeli, una vera ossessione per il grande artista, che riuscirà in qualche modo a trasmetterla a Lucia. Tanto che diversi anni più tardi sceglierà di aprire un museo dedicato alle creature, dopo aver visto per la prima volta le statue sul Ponte di Castel Sant’Angelo di Roma. Picasso sarà importante anche per la vita del piccolo Miguel, visto che lo accompagnerà a scuola di danza quando aveva solo 4 anni. Un vero affronto per il padre Luis Miguel Dominguin, che diversi anni dopo proibirà all’unico figlio maschio di interpretare Tadzio in Morte a Venezia, il film di Luchino Visconti.
Pablo Picasso, il particolare rapporto con Lucia Bosè
Il nome di Pablo Picasso ritornerà spesso nella vita di Lucia Bosè, anche se negli ultimi anni quel legame affettuoso si è trasformato in un vero incubo per la nota attrice. Nel 2017 infatti Lucia verrà accusata di appropriazione indebita per aver venduto all’asta un disegno del grande artista, in realtà di proprietà di una domestica scomparsa nel ’99. Dalla vendita, l’attrice ricaverà circa 198 mila euro, una somma che secondo l’accusa avrebbe dovuto consegnare ai nipoti della donna scomparsa. La vendita però riguarderà anni prima anche la collezione privata che la Bosè ha creato in tanti anni di intensa amicizia con Picasso. 40 opere in tutto, sottolinea La Repubblica, fra cui i disegni dedicati alla famiglia e persino La Cumbera, il quadro che il pittore dedicherà a Reme, il diminutivo della domestica. Per circa 50 anni il quadro rimarrà nella casa di Madrid dell’attrice, al fianco della stessa proprietaria, a cui Lucia affiderà l’incarico di curare i suoi beni. “Dopo tre mesi di tournée in Sud America con il torero, andammo a casa di Pablo Picasso a prendere i nostri figli e la tata, che era rimasta con lui a Cannes. Prima di partire, Picasso ci ha fatto un regalo”, ha ricordato l’attrice durante una delle udienze, come riporta la ABC spagnola. Il pittore infatti regalerà alla sua domestica Reme La Churrera, una litografia, ma la donna sceglierà di darlo subito a Lucia perché non le piaceva.