Il Governo di Giorgia Meloni ha inserito nella manovra un pacchetto famiglia da almeno 1 miliardo per provare a contrastare la denatalità. L’obiettivo, come riportato da Il Sole 24 Ore, è innanzitutto quello di dare sostegno ai nuclei più numerosi, ad esempio quelli che hanno a carico almeno tre figli minori. Per fare ciò, tuttavia, potrebbero essere percorse diverse strade.



Le ipotesi sono sostanzialmente tre. Una è quella di cui si parla ormai da mesi, ovvero di potenziare l’assegno unico per queste categorie di famiglie. Inoltre, potrebbe essere abolito il vincolo che lo cancella al compimento dei 21 anni. Ma non è tutto. Un’altra possibilità è quella di reintrodurre la detrazione fiscale, che dal 1° marzo di quest’anno, proprio con l’introduzione dell’assegno unico, viene riconosciuta esclusivamente per i figli con 21 o più anni di età. Infine, si sta valutando anche una sperimentazione del quoziente familiare, che però presenta molti problemi dal punto di vista dei costi.



Pacchetto famiglia da 1 miliardo: il piano anti denatalità del Governo

Il piano di attuazione più semplice del pacchetto famiglia da 1 miliardo previsto dal Governo di Giorgia Meloni contro la denatalità comunque sembrerebbe essere il primo, quello che prevede un potenziamento dell’assegno unico. Al momento è prevista una maggiorazione del 50% per coloro che hanno figli sotto un anno di età, per coloro che hanno figli tra uno e tre anni nei nuclei con almeno tre figli, per coloro che hanno almeno quattro figli e per coloro che hanno un Isee non superiore a 40 mila euro.

Un ritocco al rialzo di queste percentuali sarebbe di facile realizzazione, dato che i pagamenti da parte dell’Inps avvengono in modo automatico. È ancora un mistero, tuttavia l’ammontare degli aumenti, che dipende dalle risorse finanziarie. Appare per il momento più difficile l’ipotesi di fare convivere questo meccanismo con quello delle detrazioni fiscali, se queste ultime dovessero essere reintrodotte.