La Regione Lombardia ha messo nero su bianco il Pacchetto Famiglia: sul portale ufficiale è stato pubblicato il bando, approvato, per la concessione di contributi alle famiglie che si trovano ad affrontare difficoltà economiche a seguito dell’emergenza Covid-19. Si tratta dell’erogazione di contributi straordinari, ed è un tema che veniva già discusso nei giorni scorsi: adesso che il bando è approvato e abbiamo delle date ufficiali, possiamo anche provare a fare chiarezza e vedere brevemente come funziona. Innanzitutto, la domanda di contributo dovrà essere presentata esclusivamente online: il bando aprirà alle ore 12:00 del 4 maggio e terminerà alle ore 12:00 esattamente una settimana dopo, dunque lunedì 11 maggio. All’apposita sezione del portale c’è poi la serie di opzioni con le quali accedere alla piattaforma e presentare la domanda, e sulle quali ovviamente non ci soffermiamo (ogni persona idonea potrà poi consultare il sito).



PACCHETTO FAMIGLIA LOMBARDIA: I REQUISITI ECONOMICI

Quello che ci interessa qui dire è che il bando riguarda il pagamento del mutuo prima casa e l’acquisto di strumentazione didattica per l’e-learning, al fine di sostenere le famiglie che si trovano a vivere condizioni di temporanea difficoltà. Questi sono dunque le due condizioni per le quali la Regione Lombardia erogherà fondi sul Pacchetto Famiglia; ovviamente anche in questo caso ci sono dei requisiti per partecipare e presentare la domanda. Innanzitutto “i lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro subordinato, lavoro parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia” devono avere una riduzione di stipendio pari ad almeno il 20% sul lordo, incluse eventuali voci fisse o non continuative, con riferimento alla busta paga di gennaio 2020. Invece per i liberi professionisti e lavoratori autonomi, con partita IVA dunque, la riduzione media giornaliera del fatturato, registrata in un trimestre successivo a febbraio 2020, deve essere superiore al 33% del fatturato medio giornaliero dell’ultimo trimestre del 2019.



CHI PUO’ FARNE RICHIESTA

Fino a qui, le riduzioni degli stipendi o del fatturato: poi, scavando più a fondo, scopriamo altri requisiti: la morte di almeno un componente della famiglia per Coronavirus, oppure all’interno del nucleo familiare deve esserci almeno un figlio a carico di età inferiore o uguale a 16 anni all’atto della domanda di contributo mutui prima casa (cioè quella che viene fatta con il bando aperto da Regione Lombardia), stesso requisito per il contributo e-learning. Con la stessa fascia di età, il minore può anche essere in affidamento qualora faccia regolarmente parte del nucleo familiare. L’ISEE ordinario o corrente in corso di validità, quello del 2020, deve avere valore minore o uguale a 30 mila euro; per chi non riesca a recarsi presso le sedi CAF o non sia in possesso di ISEE 2020 viene considerato valido quello dell’anno precedente, sempre con gli stessi parametri economici.



LA DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria di Regione Lombardia destinata e riservata all’applicazione del Pacchetto Famiglia è di 1 milione e 500 mila euro: le domande, si legge sul sito, “verranno finanziate fino a esaurimento delle risorse disponibili sulla base dell’ordine di invio della domanda a protocollo”. Tradotto alla buona, ma in maniera comprensibile – non che questa dicitura non lo sia già – chi primo arriva meglio alloggia, gli altri dovranno sperare che ci siano ancora risorse disponibili. Ora, il contributo è a fondo perduto e prevede la concessione delle due tipologie di cui sopra: in entrambi i casi si tratta di 500 euro a famiglia (una tantum), nel primo caso per il pagamento della rata o delle rate del mutuo prima casa (a prescindere dall’importo di essa, ma deve essere riferita all’anno solare 2020), nel secondo caso il contributo sarà pari all’80% delle spese sostenute per l’acquisto di un PC fisso o portatile, oppure un tablet con fotocamera e microfono. Mentre non c’è un minimo di spesa, l’erogazione massima anche in questo caso sarà di 500 euro.

LA QUOTA AGGIUNTIVA DI CONTRIBUTO

In più, abbiamo il Fattore Famiglia Lombardo che è l’erogazione di una quota aggiuntiva di contributo, sulla base di parametri “che tengano in considerazione eventuali maggiori complessità e fragilità presenti all’interno del nucleo familiare”. Sul portale di Regione Lombardia sono indicati quattro parametri: il numero dei figli, la residenza in regione Lombardia per un periodo maggiore o uguale a 5 anni, la presenza nel nucleo familiare “di persone anziane di età maggiore o uguale a 65 anni o di donne in accertato stato di gravidanza e, infine, la presenza nel nucleo familiare “di persone con disabilità o persone non autosufficienti.