COME SARÀ L’ACCORDO DI PACE PER L’UCRAINA (E PERCHÈ NON SARÀ UNA VITTORIA): L’ANALISI DEL NYT

La pace in Ucraina dipenderà molto, se non tutto, dai prossimi aiuti da sbloccare negli Usa: sebbene sia giunto ieri un iniziale accordo bipartisan al Senato americano sullo sblocco per gli aiuti militari a Ucraina, Israele e Taiwan, il tema generale della pacificazione ad est dell’Europa non è affatto risolto specie perché sul campo la Russia continua ad avere posizione dominante rispetto alla controffensiva di Kiev. Nella newsletter odierna del “New York Times” Djulian E. Barnes affronta da vicino il futuro prossimo della guerra Ucraina-Russia, riflettendo – con fonti dirette nell’amministrazione Biden – su quali mosse potrà fare Zelensky per far chiudere il conflitto che il prossimo 24 febbraio “compirà” 2 anni esatti.



24 mesi dall’invasione della Russia nel Donbass ucraino, 2 anni di guerra sul campo e con i missili, 2 anni di fallimenti totali per ogni tipo di trattativa diplomatica: il risultato è una guerra di “stallo” in cui però i dubbi dell’Occidente nel continuare a foraggiare una controffensiva finora deludente, continuano a crescere specie a Washington. Biden ha messo in guardia la Nato sottolineando come senza gli aiuti concreti, Putin trionferà: se poi Trump dovesse vincere le prossime Elezioni Presidenziali, ecco che le posizioni di aiuto a Kiev potrebbero essere riviste pesantemente. «La domanda ora è cosa l’Ucraina può ragionevolmente ancora sperare di ottenere», si chiede il NYT nell’analisi che si fonda sull’indiscrezione già lanciata un mese dal medesimo quotidiano in merito ai piani degli Stati Uniti sul futuro della guerra. «È ancora possibile che quest’anno l’Ucraina o la Russia organizzino un’azione militare più efficace di quanto si aspettano gli esperti. Ma l’esito più probabile dei combattimenti di quest’anno è una continua situazione di stallo»: e dunque, cosa poter fare allora?



“DECISIVI I 60 MILIARDI DI AIUTI DAGLI USA”: COME POTREBBE CAMBIARE L’ACCORDO DI PACE UCRAINA-RUSSIA

Partendo dal fatto che l’Ucraina rivuole indietro l’intero territorio sottratto dai russi durante l’invasione, non è affatto detto che in un colloquio di pace prossimo si riesca nell’intento, né pare probabile la riconquista completa sul campo di battaglia: «Hanno evitato il risultato peggiore: una sconfitta totale, il rovesciamento del loro governo democratico, l’insediamento di un burattino russo. Molti ucraini ora credono che fare concessioni alla Russia significherebbe che i loro connazionali sarebbero morti invano», osserva ancora il NYT ammettendo come però la situazione sia tutt’altro che limpida all’orizzonte, visto che il flop totale della controffensiva sta creando crepe all’interno di Kiev anche tra lo stesso esercito e il Presidente Zelensky (leggasi “caso Zaluzhny”, ndr).



Secondo il piano americano, Putin potrebbe accettare già ora un accordo di pace che conferisce il territorio occupato finora, costringendo poi l’Ucraina a rimanere neutrale interrompendo l’integrazione attiva con l’Europa: questa è l’indiscrezione citata già un mese fa dal quotidiano liberale americano, mai smentita dalla stessa amministrazione Usa. Kiev vede questo tipo di “accordo” come una capitolazione ma, e questo è il punto centrale, «senza ulteriori aiuti americani, potrebbero essere costretti ad accettarlo».

Un migliore accordo per Kiev sarebbe quello di vedersi restituire almeno parte dei territori persi durante la guerra, oltre alla promessa dell’Occidente di ulteriori aiuti nel difendersi da Mosca: «Forse allora Putin ci penserebbe due volte prima di ulteriori attacchi. In questo scenario, l’Ucraina potrebbe non aderire immediatamente alla NATO o all’Unione Europea, la cui prospettiva ha contribuito in primo luogo a guidare l’invasione della Russia». Per rendere però attivo e fattibile questo progetto di pace, conclude il NYT, l’Ucrina avrebbe bisogno di un esercito più forte e più equipaggiato: detta semplice, se il pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari dal Congresso Usa non dovesse arrivare in breve, ecco che Putin «potrebbe rivelarsi nel giusto nella sua teoria secondo cui potrà sopravvivere all’Occidente», Diversamente, l’Ucraina con quei soldi rafforzerebbe la sua posizione al tavolo delle trattative con Putin.