+++ IL17ENNE CONFESSA: “HO UCCISO IO TUTTA LA FAMIGLIA”. CHOC A PADERNO DUGNANO +++

Era una bruttissima e tremenda strage in famiglia, se possibile è ancora più tragica ora dopo che il 17enne sopravvissuto a Paderno Dugnano ha confessato ciò che in molti sospettavano fin dall’inizio: «ho ucciso io tutta la mia famiglia». Così avrebbe detto il minorenne figlio di Fabio Chiarioni dopo che con i Carabinieri stava raccontando ancora una volta la sua versione dei fatti occorsi attorno all’una di notte di oggi 1 settembre 2024.



Se infatti in un primo momento il ragazzo aveva spiegato di aver ucciso solo il padre per aver scoperto l’omicidio della madre e del fratellino, ora la versione è tragicamente cambiata se possibile in peggio: in caserma i vari indizi che non tornavano dal suo racconto sono stati messi sul tavolo dagli inquirenti fin che il 17enne non sarebbe crollato ammettendo di aver inscenato tutto. Dopo la svolta nello choccante caso di Paderno Dugnano ora resta da capire quale possa essere il movente dietro al triplice omicidio di padre, madre e fratello minore, specie poche ore dopo i festeggiamenti in famiglia del papà Fabio nella stessa villetta familiare della strage.



STRAGE IN FAMIGLIA A PADERNO DUGNANO: 3 MORTI, IL FIGLIO 17ENNE SENTITO DAI CARABINIERI

È tragica e terribile la notizia giunta stamane da Paderno Dugnano: una strage in famiglia è avvenuta la notte scorsa alle porte di Milano, con un padre 51enne, una madre 49enne e un figlio 12enne morti accoltellati. In più, l’altro minorenne – il figlio 17enne – che ha chiamato i Carabinieri nel pieno della notte per dare l’allarme dicendo di avere ucciso il padre perché stava ammazzando il resto della famiglia.

Le notizie che arrivano da Paderno Dugnano sono rammentate in quanto la Procura con i militari stanno cercando di delineare cosa davvero possa essere successo nella notte tra sabato e domenica in quella che quasi certamente si profila come una drammatica strage in famiglia: dai primissimi esami delle scientifica non vi sarebbero altre tracce di estranei nella villetta monofamiliare in via Anzio a Paderno, periferia nord di Milano: viene dunque esclusa l’ipotesi della rapina o comunque di agenti esterni intervenuti.



LA VERSIONE DEL 17ENNE SOPRAVVISSUTO A PADERNO DUGNANO: “HO UCCISO PAPÀ, VENITE”

Restano dunque due le principali ipotesi sospettate dagli inquirenti intervenuti (sia la Procura di Monza che quella minorile di Milano, ndr): il figlio 17enne potrebbe avere commesso una strage familiare inimmaginabile, oppure la versione più sospettata in queste ore nonché quella fornita dal ragazzo: è intervenuto uccidendo il padre dopo che questi aveva appena ucciso la moglie e il figlio più piccolo.

«Ho ucciso mio papà, venite»: questa la chiamata fatta dal ragazzino ancora minorenne al 118 e ai Carabinieri per avvisare la strage appena avvenuta, con i cadaveri ritrovati tutti nella stanza del fratellino di 12 anni, il più massacrato di ferie da arma da taglio. Come riporta il “Corriere della Sera” citando le prime fonti di indagine, nella villetta di Paderno Dugnano il 17enne si sarebbe svegliato nel cuore della notte per le urla della madre Daniela. e del fratello Lorenzo., andato in camera da letto avrebbe poi visto il padre – Fabio Chiarioni., noto costruttore edile a Paderno Dugnano – per terra con il coltello insanguinato.

A quel punto lo avrebbe ucciso, dando l’allarme ai soccorritori giunti poco dopo ritrovandosi avanti una scena del delitto drammatica. Secondo quanto riportato dall’ANSA, il ragazzino 17enne primogenito della famiglia Chiarioni risulta indagato dalla procura per i Minorenni di Milano in quanto la sua versione dei fatti della scorsa notte ha trovato riscontri solo parziali, con tutti gli accertamenti del caso che sono ancora in corso dopo il primo interrogatorio.

LE PRIME TESTIMONIANZE: “HO VISTO IL COLTELLO”. IL VICINO: “FAMIGLIA TRANQUILLA”

Secondo le prime testimonianze riportate da inquirenti, vicini e testimoni potenziali, la famiglia di Paderno Dugnano non aveva mai dato alcun tipo di problemi, ed erano molto conosciuti in città per l’attività edile del padre (la moglie aveva un negozio di biancheria intima). Secondo il procuratore di Monza Claudio Gittardi, le ferite peggiori le avrebbe avute il 12enne, mentre il fratello 17enne sarebbe illeso e senza segni di colluttazione: lui ha raccontato di aver raccolto il coltello a terra usato dal padre e di averlo pugnalato in “reazione” a quanto avrebbe compiuto il genitore ai danni di moglie e l’altro figlio.

«All’uscita del vialetto al civico 33 che porta alla casa in cui è avvenuta la tragedia c’era un coltello vicino al marciapiede»: lo ha raccontato un ragazzo residente nella zona della tragica strage in famiglia, compagno delle elementari del 17enne ora sentito dagli inquirenti. «Ho capito che era successo qualcosa di grave. Con il figlio di 17 anni abbiamo fatto insieme le elementari, poi ci siamo persi di vista. Ma è un ragazzo normalissimo», ha poi proseguito il ragazzo di fatto ora uno dei pochi “testimoni” attorno alla villetta.

I vicini (tra cui anche i genitori e il fratello di Chiarioni) dicono di non aver sentito nulla sebbene il triplice omicidio è avvenuto nel cuore della notte nella tranquilla Paderno Dugnano: esami e primi interrogatori sono ora fittissimi e tutto viene valutato nel dettaglio da Procura e Carabinieri in quella che purtroppo, dovunque la si guardi, si profila come una tremenda tragedia consumata in famiglia. Su movente oltre che sulla dinamica resta tutto molto oscuro: il padre la sera prima aveva festeggiato il compleanno pare con i suoi stessi familiari e non vi sarebbero state avvisaglie d’ogni tipo.