I genitori le avrebbero tolto la paghetta e una 15enne avrebbe offerto sesso a pagamento sul web: il caso, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, si è registrato a Padova e ora 10 persone rischierebbero il processo per prostituzione minorile a seguito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura distrettuale dei minori. A scoprire la situazione sarebbe stata la madre della minorenne, accortasi che la figlia si era iscritta a un sito di incontri dopo aver scovato nel suo telefonino uno scambio di messaggi con un presunto potenziale “cliente”.
I fatti risalirebbero al 2021, ma soltanto adesso è emersa la notizia all’esito della conclusione delle indagini della Squadra mobile, condotte in collaborazione con la Polizia postale. Ad allertare gli inquirenti sarebbero stati proprio i genitori della 15enne, preoccupati per i contenuti delle chat trovate nel cellulare. Stando a quanto trapelato, sarebbero circa 30 i soggetti che avrebbero contattato la minore e una decina quelli che l’avrebbero pagata per avere una prestazione sessuale. Sul sito, la giovane si sarebbe spacciata per maggiorenne, offrendo rapporti per cifre tra i 50 e i 100 euro, ma secondo chi indaga sarebbe stato difficile, dalle foto pubblicate, non capire che si trattava di una minorenne.
Padova, 10 persone a rischio processo nel caso della 15enne che avrebbe offerto incontri a pagamento sul web
Sarebbero 10 le persone per cui la Procura distrettuale di Venezia avrebbe chiesto il rinvio a giudizio, riporta ancora Il Corriere della Sera. Si tratterebbe di uomini di età compresa tra i 30 e i 50 anni, 7 italiani e 3 stranieri, residenti nella provincia di Padova e accusati di aver pagato la 15enne per ottenere prestazioni sessuali dopo averla contattata attraverso un sito di incontri.
Stando a quanto riportato dalla Tgr Veneto, tutto sarebbe nato da una lite nella quale i genitori avrebbero “tagliato” i soldi della paghetta alla figlia. Quest’ultima avrebbe replicato sostenendo di avere comunque una soluzione per avere del denaro e questo avrebbe insospettito la madre al punto da spingerla a controllarle il telefonino fino alla scoperta delle chat che avrebbero dato impulso all’inchiesta. I genitori si sarebbero rivolti immediatamente alla polizia e sarebbe emerso che la 15enne risultava iscritta a quel canale per adulti da circa 5 giorni. Le indagini, ricostruisce Il Corriere, avrebbero portato a galla un drammatica quadro: la minorenne avrebbe già avuto una decina di rapporti sessuali e il suo annuncio, nel frattempo, aveva già raccolto le attenzioni di diversi altri uomini via chat.