Una tragedia purtroppo non annunciata ma quasi: «Più volte mia figlia era stata a parlare con i carabinieri di quell’individuo che faceva cose strane», è lo sfogo al Corriere della Sera del nonno di quei due poveri figli minorenni uccisi nel sonno a coltellate dal padre poi suicida. Aldo Calzarotto, padre della disperata Roberta (la mamma dei due minori, ndr) è straziato da una vicenda assurda che ha visto l’ex genero Alessandro Pontin incredibile protagonista: «Nemmeno una bestia ammazza in quel modo i propri figli. Ma che uomo era questo?», aggiunge disperato il nonno che spiega ai colleghi del CorSera come l’uomo da anni separato dalla moglie non pagava gli alimenti in modo adeguato. «Purtroppo siamo arrivati a questo, i ragazzi sono morti e io ho perso tutti e due i miei adorati nipoti», si sfoga ancora il nonno di Francesca e Pietro che viveva con loro e con la mamma in una villetta di campagna fuori Padova. «Andavo a prenderli a scuola ogni giorno, perché mia figlia lavora. Mangiavano con me e mia moglie. Come viviamo senza di loro?», conclude nonno Aldo. A rilevare invece qualche possibile dettaglio sul movente dell’orrore di Padova è il fratello di Roberta, Claudio Calzarotto: «Mia sorella percepiva 100 euro al mese per i due bambini e al magistrato sembrava una cifra non adeguata, eccessivamente bassa. Lei aveva chiesto qualcosa di più, ma proprio questa settimana è stato tutto archiviato e lei era molto arrabbiata. Sembrava che lui non avesse colpe e invece». (agg. di Niccolò Magnani)



PADRE SUICIDA DOPO AVER UCCISO I FIGLI A COLTELLATE

Un padre uccide i suoi due figli minorenni e poi si suicida. La tragedia è avvenuta oggi a Trebaseleghe, in provincia di Padova. Le giovani vittime sono una ragazzina di 13 anni e il fratello di 15. Il padre, Alessandro Pontin, li avrebbe uccisi accoltellandoli nel sonno, poi si è tolto la vita allo stesso modo. A fare la drammatica scoperta dei cadaveri il fratello dell’omicida, zio dei due ragazzi, che nella tarda mattinata di oggi si era recato nella villetta di via Sant’Ambrogio. Quando ha scoperto i cadaveri ha subito chiamato i carabinieri. Secondo quanto riportato da “Il Gazzettino”, inizialmente sembrava che l’uomo, che si era separato dalla moglie da alcuni anni, avesse semplicemente sequestrato i figli, Francesca e Pietro, poi però è emersa la tragica realtà, quella di un omicidio-suicidio che distrugge una famiglia. Sono ancora ignoti i motivi della tragedia familiare che sconvolge la comunità locale.



OMICIDIO-SUICIDIO A PADOVA: IGNOTO IL MOVENTE

Non riuscendo a contattare il fratello, lo zio dei ragazzi si è recato nella casa e ha subito allertato i sanitari del 118 che sono intervenuti sul posto. Ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. A quel punto è scattata la chiamata ai carabinieri, che hanno avviato le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto all’interno della villetta. Sul luogo dell’accaduto anche gli uomini dei reparti scientifici per i rilievi all’interno dell’abitazione e il medico legale per un primo esame esterno dei corpi. Come riportato da “Il Mattino di Padova”, stanno repertando tutto e stanno indagando nella vita privata dell’uomo per capire le ragioni dietro questo terribile gesto. Nel frattempo, è arrivato anche il sindaco.

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