A Storie Italiane la vicenda dell’operazione “Scacco Matto”, un maxi blitz della polizia postale in tutta Italia che ha permesso di sgominare una banda di pedofili. Il programma di Rai Uno si è soffermato in particolare su un pedofilo, una persona di Padova (precisamente di Mestrino), un vice-direttore di un supermercato, insospettabile, che è al momento agli arresti domiciliari. “E’ stato trovato con 800 fra foto e video sul suo personal computer, materiale poi sequestrato e riguardava bambini molto piccoli, fra i 5 e i 15 anni. L’uomo ha ammesso le proprie responsabilità. Dietro ad atteggiamento gentile e garbato si nascondeva una storia terribile, un uomo che scambiava materiale via internet con una serie di app che sono abbastanza nascoste ma che non sfuggiti all’Interpol: dopo la segnalazione è scattato l’arresto. Queste persone diventavano sostanzialmente dei fantasmi, si muovevano fra gli smartphone e il deep web, che per essere raggiunta necessita di un po’ di capacità informatiche”.
PEDOFILO SCOPERTO A PADOVA: “UNA COSA ORRIBILE”
Storie Italiane ha intervistato alcuni residenti di Mestrino, che ovviamente si sono detti sorpresi: “Sentire una cosa del genere,è orribile – dice una signora – non si può conoscere la vita della gente, è un’incognita”. Un’altra aggiunge: “Aveva un figlio di 12 anni e pensare di avere questa persona vicina fa un po’ male…”. Un uomo invece spiega: “Io abito qua a Mestrino, vado spesso e fare la spesa lì, lo conosco in pratica…” e ancora: “Lo conosciamo tutti, lo conosco, so chi è, so dove lavorava, era quasi un maestrino, ma della sua vita privata zero…”. In studio lo psichiatra Di Giannantonio, che ha spiegato: “Questo è il campo della perversione più drammatica, feroce, da prevenire nel modo più duro e crudo possibile, l’infanzia è un valore assoluto, c’è un modo di aggredirla e manipolarla, e questo è inaccettabile, chiunque abbia l’idea che possa succedere qualcosa denunci assolutamente, ogni segnale va raccolto subito. Sappiamo che i bimbi hanno comportamenti che denunciano un malessere in caso di queste situazioni, dobbiamo tutti avere occhi e orecchie aperti e non avere paura di denunciare”.