Il padre delle due bambine uccise a Verona dall’ex moglie – poi trovata a sua volta senza vita – ha lanciato il suo grido di dolore: “Avevo detto che stava male, perché non mi avete creduto?”. Del caso è tornata ad occuparsi la trasmissione Ore 14 anche nella puntata di oggi 28 ottobre. L’uomo è stato accusato di violenze e di tossicodipendenza ma nessuno gli avrebbe dato ascolto. “All’epoca dei fatti probabilmente le accuse mosse dalla moglie avevano evidentemente qualche tipo di verosimiglianza”, ha commentato oggi Roberta Bruzzone presente in studio.



Anche se a distanza di tempo, però, la procura gli ha creduto tanto da richiederne l’archiviazione. Per l’uomo resta però una situazione intollerabile. “In questo caso è andato tutto come deve andare, poi si fanno le verifiche”, ha notato la Bruzzone. “Degli elementi di criticità questa storia effettivamente li ha”, ha aggiunto la Bruzzone, “forse ci voleva una maggiore tutela”. Intanto, sul piano delle indagini, secondo fonti dell’inviata della trasmissione di Rai2, sarebbe giunta la conferma che il Tribunale dei Minori aveva disposto la perizia psichiatrica che era stata fatta alla donna e non c’erano stati riscontri per questo. “Il padre chiedeva di vedere le figlie ma gli assistenti sociali e gli psicologi che erano con la donna doveva chiedere a lei di poter vedere i figli al padre”, ha spiegato l’inviata. A smentirla però sono stati gli ospiti in studio, tra cui la dottoressa Bruzzone, anche sulla perizia psichiatrica: “una valutazione mi torna ma una perizia psichiatrica non mi torna”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Padre bimbe uccise a Verona: le sue parole a Ore 14

Poco prima della notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Sachithra Nisansala, la donna che ha ucciso le sue due bambine in una casa accoglienza di Verona, prima di darsi alla fuga, del caso si era occupata anche la trasmissione Ore 14, su Rai2, alla quale aveva parlato il padre delle due piccole vittime in esclusiva. Al telefono con un giornalista del programma, l’uomo ha smentito tutte le accuse che la donna aveva mosso contro di lui, a partire da quella di tossicodipendenza: “Lì tutti stanno raccontando una bugia”, ha esordito.



A detta dell’ex marito di Sachithra Nisansala, “lei era malata, era consigliata anche dal servizio sociale, lei sta male. Poi il servizio sociale non so cosa ha fatto”. L’uomo ha confermato che le era stato consigliato di vedere uno psichiatra, ma fino alla fine non ha mai realmente saputo se lo avesse fatto o meno. “Una volta lei mi ha detto di averlo fatto”, ha aggiunto.

Padre bimbe uccise: “accuse contro di me false”

La telefonata tra il giornalista di Rai2 ed il padre delle due bambine uccise è avvenuta poche ore prima della drammatica scoperta. Sul conto di Sachithra Nisansala, l’ex marito ha ammesso di non sapere se venisse seguita da dei medici in quanto “è andata via da casa da quasi due anni, era sempre nella comunità, sotto il controllo dei servizi sociali e della comunità”.

L’uomo era stato allontanato dalle figlie per delle accuse di violenza, nel dettaglio “di aver stuprato la figlia”. Il giudice aveva però archiviato questa sentenza nonostante le accuse della moglie, sebbene tutti i dettagli fosse ancora a lui sconosciuti. Ed alla domanda su dove potesse essere andata la donna, aveva replicato seccato: “No, non so niente, scusami, basta adesso. Parlando di queste cose mi arriva tanto dolore, non parlo con nessuno io”. Secondo quanto svelato da Milo Infante, tra l’altro, il padre sarebbe stato avvertito della morte delle due figlie dal suo ex datore di lavoro che gli avrebbe girato lo screen con la notizia choc.