Ricorre quest’oggi, mercoledì 29 luglio 2020, il settimo anniversario della scomparsa di Padre Dall’Oglio, gesuita romano sequestrato in Siria, a Raqqa, nel 2013. Alle 19, presso la parrocchia di San Giuseppe sulla via Nomentana a Roma si terrà la Santa Messa a lui dedicata, mentre alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana si terrà una conferenza stampa per ricordare il suo operato, con l’intervento in collegamento video del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. È la testata “La Repubblica”, quest’oggi, a ricordare le ultime parole pronunciate dal religioso prima che si perdesse ogni sua traccia: “Continuate a sognare la Siria libera”. Un monito rivolto agli studenti di Raqqa, i quali l’avevano salutato davvero come un eroe. Poco dopo, l’uomo aveva provato a chiedere la liberazione di alcuni suoi amici di religione cristiana, recandosi presso il quartiere generale dello Stato islamico del Levante e dell’Iraq. Da quel momento, di Padre Dall’Oglio non si è più saputo nulla.

PADRE DALL’OGLIO: SI CERCA LA VERITÀ

Come ha dichiarato lunedì a “Il Corriere della Sera” la sorella di Padre Dall’Oglio, Immacolata, “per Paolo è tutto aperto e noi siamo disponibili a tenerlo aperto. Inoltre resta la necessità di attribuire delle responsabilità. Si sta facendo un processo importante in Germania contro alcuni crimini del governo siriano, ma che tipo di supporto internazionale è stato dato a chi opera sul campo per dare un volto alle persone nelle fosse comuni di Raqqa?”. Familiari e amici del gesuita stanno adoperandosi affinché si riesca finalmente a fare luce sul destino del loro caro, nonostante le indagini si siano fermate di fronte alla dominazione delle milizie islamiche sulla Siria e non è stata neppure fatta una ricerca del Dna sui resti umani delle 5.600 persone individuate in oltre 20 fosse comuni: fra loro potrebbe trovarsi anche il corpo del sacerdote, che trascorse un trentennio nella nazione asiatica, fondando la comunità monastica di Mar Musa e incentivando il dialogo tra persone e credo religiosi.