Il caso della scomparsa di Padre Paolo Dall’Oglio resta un mistero: un testimone, il cui nome dovrebbe essere Ibrahim Saleh Al Hamdan, ha dichiarato a gennaio scorso all’Unità di crisi del ministero degli Esteri, che il gesuita è stato sequestrato e ucciso dall’Isis. La rivelazione, come riportato dal Corriere della Sera, è arrivata a nove anni di distanza dal giorno in cui si persero le tracce dell’uomo romano, che si trovava in Siria per incontrare l’emiro Abu Lukman, con il quale intendeva intercedere per la liberazione di due religiosi.
In base al racconto dell’ex membro dell’Isis, pare che padre Paolo Dall’Oglio sia stato assassinato a poche ore dal rapimento da Kassab, responsabile del villaggio Karama, a est di Raqqa. Il testimone, che si trovava insieme al dirigente Abu Hamzeh Riadiat, avrebbe ascoltato la telefonata tra i due. Quest’ultimo avrebbe cercato di intercedere per ottenere il rilascio del gesuita, ma gli fu detto che era ormai morto. È per questo motivo che il killer sarebbe stato fermato e arrestato per due giorni. Dal carcere avrebbe spiegato che aveva commesso l’omicidio perché l’italiano “rappresentava una minaccia, in quanto se arrivava a una riconciliazione tra le fazioni, queste ultime si potevano schierare contro di noi”.
“Padre Dall’Oglio sequestrato e ucciso da Isis”. La testimonianza
La testimonianza di Ibrahim Saleh Al Hamdan, ex membro dell’Isis, troverebbe come riportato dal Corriere della Sera delle conferme in altre versioni rilasciate, tra cui quella dell’attivista di un’organizzazione non governativa Federico Mokta, rapito ad aprile 2013 e liberato a maggio 2014: “I miei sequestratori mi hanno detto che avevano ucciso padre Dall’Oglio, e questa cosa ci è stata riferita credo nel mese di febbraio 2014”, aveva detto agli inquirenti.
Nonostante ciò, dopo nove anni dal rapimento, la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione delle indagini. L’ipotesi dell’omicidio appare “la più concreta”, ma data “l’incertezza delle identificazioni dei colpevoli rende impossibile ogni ulteriore approfondimento”. Il caso dunque cadrà probabilmente nel dimenticatoio.