LUIGI COMENCINI, IL MAESTRO DELLA COMMEDIA ALL’ITALIANA

Luigi, padre di Cristina Comencini: chi è stato lo storico regista e sceneggiatore scomparso oramai 17 anni fa a Roma e considerato oggi uno dei massimi esponenti del filone della ‘commedia all’italiana’? Questa sera, in occasione del nuovo appuntamento con “Le Ragazze” su Rai 3 (fascia prima time), tra le interviste-documentario che proporrà il programma condotto da Francesca Fialdini ci sarà anche quella alla figlia del cineasta, per raccontare la propria giovinezza e magari facendo luce pure sul legame che aveva col genitore, di cui ha seguito le orme diventando non solo regista ma pure un’apprezzata sceneggiatrice e scrittrice. Scopriamo qualcosa di più sull’arte e la carriera di Luigi Comencini e anche sul rapporto che aveva con Cristina attraverso le parole della diretta interessata.



Raccontare chi è stato Luigi, padre di Cristina Comencini, in breve non è semplice dato che, al di là della filmografia e dello snocciolare le produzioni televisive più o meno celebri che portano la sua firma, va valutato l’impatto nell’immaginario comune non solo della sua opera nella cinematografia italiana del Dopoguerra ma pure a livello culturale e del carisma del personaggio stesso. Originario di Salò (1916), Luigi Comencini, come accennato, può essere annoverato assieme a Dini Risi e Mario Monicelli come uno dei padri della ‘commedia all’italiana’ e senza dimenticare che lo sceneggiatore romano, scomparso nell’aprile del 2007 a 90 anni, ha diretto alcuni dei più grandi attori italiani, tra cui Gina Lollobrigida (protagonista nel 1953 con Vittorio De Sica di “Pane, amore e fantasia”, film non solo manifesto di questo filone ma che inaugurò pure quello parallelo del neorealismo rosa) di cui parliamo più avanti.



CRISTINA COMENCINI, “MIO PADRE? FEDELE A MAMMA: MA ADORAVA…”

Luigi, padre di Cristina Comencini, dalla sua compagna, la principessa Giulia Grifeo di Partanna, ebbe altre tre figlie, tra cui Francesca che diverrà regista come la sorella, oltre a Paola, scenografa, ed Eleonora, direttrice di produzione. A inizio Anni Novanta, dopo la scoperta di essere affetto dal morbo di Parkinson, diraderà la propria attività, congedandosi con “Marcellino pane e vino”, per poi spegnersi nella Capitale nel 2007 per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. “Era cominciato tutto con il cappuccio di una penna messo male” aveva raccontato Cristina Comencini in una intervista, accennando ai primi segni della patologia nelle mani del padre: “Il cinema gli ha sempre regalato grande libertà e felicità” aveva aggiunto in quella chiacchierata con ‘la Repubblica’, spiegando che Luigi sognava ancora di girare pure quando è stato male.



E un altro curioso aneddoto su Luigi, padre di Cristina Comencini, ci arriva ancora dalla figlia che in tempi recenti è tornata a parlare del genitore, come ha fatto spesso nel corso degli anni ricordando la sua figura. “Papà non era contento di me come attrice (…) Cominciai a comprendere che dovevo stare dietro la macchina da presa e mi misi anche a scrivere” aveva rivelato una volta la figlia d’arte che, invece, ad Aldo Cazzullo del ‘Corriere della Sera’ aveva raccontato alcuni aspetti caratteriali del genitore: “Era un po’ anomalo. Al tempo era normale che il regista andasse a letto con l’attrice, come il pittore con la modella. Ma papà era troppo innamorato di mamma. Credo che trovasse meravigliosa Claudia Cardinale ma non era quel tipo d’uomo”. E, accennando a “Le avventure di Pinocchio” e alla scelta di Gina Lollobrigida quale fatina: “Forse le fu imposta: con lei mio padre non andava d’accordo. Così la trasformò in una streghina!”.