E’ diventata il simbolo dei migranti che da mesi tentano di raggiungere in Messico la foto choc che immortala un padre, Oscar Alberto Matines e la sua figlioletta di appena due anni, Angie Valeria, a faccia in giù, entrambi riversi nell’acqua di un canneto sporca di fango, trasportati a riva dalla corrente sulla sponda sud del fiume Rio Grande. Ed è una foto che scuote gli animi e indigna non poco l’America. Come si legge nell’editoriale del New York Times, che la notte del 25 giugno scorso ha pubblicato lo scatto, “I bambini non dovrebbero morire al confine”. La piccola, scarpette da tennis e tutina rossa, era protetta dalla maglia del padre ma ogni tentativo di metterla in salvo è stato vano. Dietro quello scatto, una delle tante drammatiche storie di fuga e speranza, interrotte però questa volta dalla violenza della corrente. Ma padre e figlia sono solo alcune delle vittime che compongono la lunga lista dei migranti morti in questi mesi. “America sveglia, fai qualcosa”, urla l’editorialista del New York Times. E intanto proprio ieri sera la Camera dei rappresentanti, controllata dai democratici, ha approvato un pacchetto di aiuti per 4,5 miliardi di dollari ma lo stesso potrebbe essere bloccato dal Senato o da Donald Trump. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL PAPA “ADDOLORATO”

Un padre e la figlia di due anni annegati nel Rio Grande nel tentativo di raggiungere il Messico. E’ questa la foto simbolo dei migranti che sta facendo il giro del mondo. Oscar Alberto Matines e sua figlia Angie Valeria, ritrovati morti lunedì, sono annegati domenica nel tentativo di eludere, attraverso il confine sul fiume, il muro di Donald Trump. Sulla vicenda è intervenuto anche il portavoce del Vaticano, Alessandro Gisotti, che ha espresso così il pensiero di Papa Francesco: “Il Santo Padre ha visto, con immensa tristezza, l’immagine del papà e della sua bambina morti annegati nel Rio Grande mentre cercavano di passare il confine tra Messico e Stati Uniti. Il Papa è profondamente addolorato per la loro morte, prega per loro e per tutti i migranti che hanno perso la vita cercando di sfuggire alla guerra e alla miseria”. (agg. di Dario D’Angelo)



PADRE E FIGLIA DI 2 ANNI MORTI ANNEGATI NEL RIO GRANDE

Migranti, padre e figlia di due anni morti annegati nel Rio Grande mentre tentavano di raggiungere il Texas: una delle prime foto scattate ricorda molto da vicino quella del piccolo Aylan, il bimbo siriano rinvenuto senza vita su una spiaggia turca nel 2015. Come Aylan, che insieme alla famiglia tentava di raggiungere la Grecia, Oscar Ramirez e la figlioletta hanno tentato la pericolosa traversata tra le città di Matamoros e Brownsville: la corrente del fiume li ha trascinati via e sono stati trovati senza vita centinaia di metri a valle da dove avevano effettuato il tentativo. Un dramma che sta facendo il giro dei social, con la foto della giornalista Julia Le Duc (quotidiano La Jornada) che stringe il cuore: padre e figlia immersi proni nel fiume con i volti in acqua, il genitore che abbraccia la piccola, che a sua volta è rimasta aggrappata alla sua guida fino all’ultimo respiro. Una tragedia che accende ancora una volta i riflettori sulla situazione dei migranti del Centro America, che fuggono verso gli Stati Uniti d’America per lasciarsi alle spalle violenza e povertà.



PADRE E FIGLIA DI 2 ANNI MORTI ANNEGATI NEL RIO GRANDE, L’ENNESIMA TRAGEDIA

Secondo quanto riportato da La Jornada, Ramirez aveva provato a chiedere asilo alle autorità Usa e domenica ha provato a nuotare verso il Texas insieme alla figlia, la piccola Valeria. Un funzionario del governo di Tamaulipas ha confermato i dettagli dell’incidente: altri morti dopo i 283 decessi registrati nel 2018. E non è la prima volta che il Rio Grande fa da scenario a un dramma: ad aprile un adulto e tre bambini sono morti poiché la zattera sulla quale viaggiavano si è rovesciata. La famiglia di Ramirez ha fatto scattare l’allarme immediatamente, ma dei due corpi nessuna traccia: domenica sera è giunta la sospensione delle ricerche, lunedì la macabra scoperta. I funzionari dell’immigrazione e della protezione civile avevano avvertito i migranti dei possibili pericoli, con le correnti del Rio Grande che sono molto forti: «E’ un fiume molto profondo e molto pericoloso», ha spiegato la giornalista Le Duc. Rosa Ramirez, che ha perso il figlio e la nipote, ha spiegato: «L’ho implorato di non andare, ma voleva raccogliere soldi per costruire una casa».