È un ricordo commosso, toccante ma anche molto doloroso quello di Sinisa Mihajlovic a Verissimo. L’allenatore del Bologna ricorda suo padre Bogdan che non ha potuto salutare prima della sua morte. “Mio padre non l’ho visto negli ultimi 7-8 mesi e non l’ho visto neanche quando è morto. – racconta Sinisa a Silvia Toffanin – L’ho saputo con una telefonata di mio fratello.” Così ammette: “L’unico rimpianto della mia vita è questo.. spero mi capisca, – aggiunge Mihajlovic – da una parte c’è l’amore per i figli e dall’altra parte quello per i genitori.” Così l’amara svolta: “Si cerca di accontentare tutti e due ma a volte si rimane con niente in mano. Se credo? Non ho mai sognato mio padre, solo una volta..” conclude, prima di lasciarsi andare alla commozione. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Padre e madre Sinisa Mihajlovic, chi sono

Il padre e la madre di Sinisa Mihajlovic sono stati più che importanti per la crescita e la maturità dell’ex campione. “Mio padre [Bogdan, ndr] faceva il camionista, è morto a 69 anni, di tumore ai polmoni”, ha dichiarato tempo fa alla Gazzetta dello Sport, “quando se n’è andato io non c’ero”. Quest’assenza è ritornata spesso nei pensieri dell’allenatore del Bologna e con maggior forza quando ha scoperto di avere la leucemia. “Spero che mi abbia capito“, ha sottolineato infatti a Silvia Toffanin poco tempo prima, “quando hai i genitori noti tutti i difetti. Io per esempio non sopportavo che facesse rumore quando mangiava. Invece, quando poi non ci sono più, ti mancano anche le cose che ti davano fastidio. Bisogna goderseli al massimo”. L’intervista rilasciata a Verissimo lo scorso gennaio verrà trasmessa in replica su Canale 5 nel primo pomeriggio di oggi, sabato 28 marzo 2020, grazie alla puntata speciale dedicata alle storie più importanti del programma. “Durante la guerra lo imploravo di venire in Italia, ma volle restare nel suo Paese”, ha detto ancora al giornale sportivo, “vorrei potesse vedere come sono cresciuti i suoi nipoti“. Il sogno di Sinisa adesso, come in tutti gli ultimi dieci anni, è solo di poter riabbracciare il padre. Ancora più che mostrare con orgoglio uno scudetto oppure esibire una vittoria alla Champions League.



Padre e madre Sinisa Mihajlovic, la presenza di Viktoria

La madre di Sinisa Mihajlovic, rispetto al padre, è per fortuna vita. Viktoria ha continuato ad essere presente anche nei momenti più duri vissuti dall’ex calciatore, soprattutto in seguito alla scoperta della malattia. E’ stato bello per Sinisa poter trascorrere il Natale insieme a tutta la sua famiglia dopo tanti mesi in ospedale, lontano da tutto e da tutti. “C’era anche mia mamma“, ha detto a Verissimo lo scorso gennaio, “che si è arrabbiata quando ho pianto durante la seconda conferenza stampa”. Dopo tutto il pianto è catartico, come gli ha ricordato in quei mesi così duri il primario di Ematologia, Michele Cavo. Della madre, Sinisa ha parlato anche in un’occasione successiva alla sua ospitata su Canale 5, grazie ad un’intensa intervista alla Gazzetta dello Sport. “Mia madre mi guarda ancora con gli stessi occhi di quando ero bambino”, ha rivelato, “lei non parla l’italiano e i miei figli poco il serbo. Ma ogni volta che viene a trovarci a Roma e vedo come li guarda, capisco che l’amore non ha bisogno di parole“. E così è stato anche quando Mihajlovic è potuto ritornare a casa: in quell’occasione, in quel particolare Natale, ha detto ancora a Verissimo, la donna gli ha realizzato tanti piatti serbi. “Sono molto saporiti e non li ho sentiti amari comequasi tutto il resto dei cibi”, ha specificato. Le medicine che ha dovuto assumere per tanto tempo hanno alterato il suo senso del gusto, ma quando ha potuto assaggiare i manicaretti della madre, ha ritrovato i sapori della sua infanzia. “Grazie a lei ho recuperato un po’ di chili“, ha ammesso.

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