È morto Padre Emidio Alessandrini, consacrato dell’Ordine dei Frati Minori (OFM) ad Assisi, dopo che da venerdì scorso si trovava ricoverato per un’improvvisa grave forma di emorragia celebrale: ne dà notizia lo stesso OFM dopo che negli ultimi giorni aveva tenuto un quotidiano bollettino aggiornamenti sulla salute del loro compianto confratello. «Con profonda tristezza comunichiamo che questa sera, presso l’ospedale S. Giovanni di Roma dove era ricoverato da venerdì scorso per un’emorragia cerebrale, il nostro caro fr. Emidio Alessandrini è tornato alla Casa del Padre», scrivono i frati minori dell’Umbria.



Al momento del ricovero, si legge ancora nel comunicato, «le sue condizioni erano apparse molto gravi, e subito si è formata una fitta rete di preghiera che, da ogni parte d’Italia, ha voluto accompagnare il nostro confratello in questo drammatico passaggio». Ora il Ministro provinciale fr. Francesco Piloni e i frati della Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi ringraziano tutti per le preghiere e i pensieri in questi difficili giorni accanto a Padre Emidio e «appena possibile comunicheremo giorno e luogo delle esequie».



CHI ERA PADRE EMIDIO ALESSANDRINI

Padre Emidio Alessandrini era noto per i percorsi vocazionali dedicati a giovani e non presso la Comunità di Assisi mentre negli ultimi anni era stato penitenziere presso il Collegio Sant’Antonio di Roma: migliaia le persone che anche sui social in questi giorni hanno pregato e dedicato un pensiero e ricordo della loro esperienza vocazionale di fede con Padre Emidio. La scrittrice e blogger Costanza Miriano ha ricordato quanto essenziale per il proprio cammino di vocazione è stato l’incontro con Alessandrini nel 1989 (la saggista all’epoca aveva 18 anni, ndr): «Questo frate che parlava con la gente fino a notte fonda, che stava in coda davanti alla sua stanzetta del Sog, e poi alle 7 celebrava la messa mi pareva un po’ piacione, perché tutti lo volevano (io ho un’istintiva repulsione per quelli che piacciono a tutti), ma poi negli anni mi sono accorta che questa sua disponibilità totale era la sua croce, e tutt’altro che un fatto di vanità». Padre Emidio, conclude Miriano, non era un “amico” ma un vero e proprio padre per i giovani: «Ha portato sulle spalle per anni e anni pesi inimmaginabili, situazioni difficilissime, persone in crisi, gente squinternata che non voleva cambiare ma usarlo solo come sfogo, e persone che invece camminavano seriamente e che alla sua sequela hanno costruito un rapporto personale e vero e vivo con Gesù, che era la sua fissa».

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