Sembrerebbe essere un tentato suicidio quello andato in scena a Francolise (frazione Sant’Andrea del Pizzone), in provincia di Caserta, dove un 15enne si sarebbe sparato alla testa con una pistola regolarmente detenuta dal padre. Proprio in un litigio avvenuto la sera precedente con il genitore sarebbero da ricercarsi le motivazioni che hanno portato l’adolescente a impugnare l’arma, puntarla contro il suo stesso capo e premere il grilletto. Pare infatti, secondo le prime ricostruzioni emerse dopo la diffusione della notizia, che l’uomo avesse deciso di togliere il cellulare e il computer al ragazzo.



Un provvedimento che il 15enne non avrebbe gradito, maturando la folle scelta di spararsi in testa. Non subito, però: prima ha scelto di non presentarsi a scuola nella mattinata di lunedì 2 maggio 2022, dopodiché, intorno alle 10 del mattino, avrebbe aperto il fuoco contro di sé. In casa c’era la madre, che, udito lo sparo, si è precipitata nella stanza del giovanissimo, trovandolo a terra in una vera e propria pozza di sangue, con la pistola del marito accanto a lui.



15ENNE SI SPARA IN TESTA: IL PADRE GLI AVEVA TOLTO PC E CELLULARE

La vicenda, tremenda nella sua interezza e anche nei suoi dettagli, racconta ancora che il 15enne che si è sparato in testa è stato soccorso dai sanitari del 118 allertati dalla mamma dell’adolescente. Appena giunti sul posto, hanno ritenuto le condizioni di salute del ragazzo gravissime, optando per un immediato trasferimento in ospedale, in direzione del pronto soccorso di Caserta. Attualmente, stando a quanto si apprende sin qui, lotta tra la vita e la morte ed è ricoverato presso il nosocomio della città campana

Il quotidiano “Il Mattino”, nel contempo, ha riferito che sono prontamente scattate le indagini dei carabinieri della stazione di Sant’Andrea del Pizzone e della compagnia di Mondragone, volte a fare luce per intero su una vicenda che ha sconvolto l’intera provincia (e non solo).