Si fa presto a bollare come “negazionista” o “fake news” al giorno d’oggi: un caso lampante è quanto sta succedendo a Padre Livio Fanzaga, storico fondatore e direttore di Radio Maria, travolto dalle polemiche per alcune sue dichiarazioni rilasciate lo scorso 11 novembre durante la sua trasmissione radiofonica «Lettura cristiana della cronaca e della storia». In sostanza, le accuse di media e social vedono Padre Livio aver dato la totale responsabilità all’arrivo della pandemia ad un «complotto-progetto contro l’Occidente». Il direttore di Radio Maria viene contestato per «inventarsi l’origine del coronavirus», legandolo a teorie «pro-Trump e anti-Cina» già più volte definite “fake” da fact-checker e organismi ufficiali come Onu e Oms. Ma davvero Padre Livio avrebbe detto falsità così gravi come gli vengono attribuite? Ovviamente no, e non perché abbia particolare bisogno di avvocati “difensori” ma per una pura e semplice analisi fattuale delle frasi che il sacerdote ha riferito in diretta radio: addentriamoci allora in queste dichiarazioni per capire se siamo di fronte ad una teoria molto netta e dura ma legittima o se invece si tratti di una «strampalata», addirittura «surreale» secondo il Fatto Quotidiano, ipotesi di un anziano prete. «A livello religioso si è già detto che la pandemia non viene da Dio. Dal punto di vista umano non si è voluto approfondire da dove venga, questa epidemia» ha spiegato Padre Livio cominciando l’approfondimento quotidiano sulla pandemia Covid-19, «ho insistito sul fatto che la Cina abbia testato un’arma tecnobiologica, che sarebbe proibita, ma la Cina non ha firmato la Convenzione di Ginevra». Secondo Fanzaga questa stessa arma non è però sfuggita “casualmente”, bensì «sono rimasto dell’idea di fondo che questa epidemia è un progetto non casuale, che non viene dai pipistrelli o dal mercato di Wuhan. Non è uscita per caso dal laboratorio di Wuhan. Si è sviluppata come un progetto ben preciso per colpire l’Occidente, forse non solo dalla Cina. È un fatto voluto e questa epidemia è stata testata, provata»
COSA HA DAVVERO DETTO PADRE LIVIO FANZAGA
Padre Livio Fanzaga l’epidemia da coronavirus è un progetto attribuibile in prima istanza «al demonio che agisce attraverso menti criminali che l’hanno realizzato con uno scopo ben preciso: creare un passaggio repentino, dopo la preparazione ideologica, politica e mass mediatica, per un colpo di Stato sanitario o massmediatico». Se è vero che la teoria di Padre Livio si avvicina a quella di diversi complottisti internazionali sulle origini del Covid-19, leggendo bene l’interezza del discorso del sacerdote emerge come sia la visione cristiana quella in cui si inserisce la sua invettiva: «un progetto volto a fiaccare l’umanità, metterla in ginocchio, instaurate una dittatura sanitaria e cibernetica, creando un mondo nuovo che non è più di Dio Creatore, attraverso l’eliminazione di tutti quelli che non dicono sì a questo progetto criminale portato avanti dalle èlites mondiali, con complicità magari di qualche Stato». Insomma, niente 5G, scie chimiche o complottismi vari no-vax (come invece sostengono ancora oggi alcuni esponenti di diversi governi, compreso il nostro): per il vulcanico Padre Livio l’obiettivo di questo progetto maligno non è nient’altro che «costruire un mondo nuovo senza Dio. Il mondo di Satana. Dove saremmo tutti degli zombie. è un progetto, non una cosa campata per aria. Vorrebbero realizzarlo entro il 2021, a mio parere». Le antipatie degli anti-Trump gli provengono per quel passaggio assai polemico lasciato da Fanzaga a fine trasmissione, «l’elezione di Joe Biden a nuovo Presidente degli Usa è solo la ciliegina sulla torta».