È ancora un giallo il caso di un 83enne trovato morto in casa a Corigliano d’Otranto (Lecce): il figlio, secondo l’ipotesi emersa, ne avrebbe nascosto il corpo per almeno 10 mesi forse allo scopo di incassare la pensione. Le telecamere de La vita in diretta sono andate a trovarlo mentre, da giorni, si è chiuso in auto senza parlare con nessuno trincerandosi in un silenzio che appare difficile da decifrare. Secondo quanto trapelato, la scoperta del cadavere sarebbe avvenuta casualmente a seguito della mancata notifica di una diffida da parte del Comune: l’anziano sarebbe stato contattato invano nel tentativo di fargli sistemare una pensilina pericolante e, alla reiterata assenza di risposta, sarebbe scattato il controllo della autorità.



Il figlio dell’anziano sarebbe indagato per occultamento di cadavere e si sarebbe rifugiato in un podere declinando le domande dei giornalisti. Al momento a suo carico non sarebbe stato emesso alcun provvedimento, mentre si attendono risposte dall‘autopsia per chiarire le cause e l’epoca del decesso dell’anziano padre. La vittima sarebbe stata titolare di un assegno di circa 600 euro regolarmente incassato nei mesi in cui, invece, era già deceduta. Il figlio avrebbe dichiarato inizialmente che il padre si trovava in Svizzera.



Il figlio dell’anziano trovato morto in casa da mesi non risponde e vive in auto da giorni

Il figlio dell’anziano, secondo quanto ricostruito da La vita in diretta, vive in auto da almeno 5 giorni. Si sarebbe chiuso nel silenzio barricandosi in un podere, senza fornire risposte precise alle domande dei giornalisti che si avvicinano all’area dopo la scoperta del cadavere del padre nella sua casa di Corigliano d’Otranto. Stando a quanto finora ipotizzato, l’uomo potrebbe aver tenuto nascosto il decesso, quindi il corpo dell’anziano, 83 anni, con l’obiettivo di appropriarsi della pensione della vittima.



Per diversi mesi dopo la morte del genitore, ricostruisce il programma di Alberto Matano, avrebbe usato il bancomat per prelevare il soldi dell’anziano. Le indagini sono volte a stabilire da quanto tempo tutto ciò accadesse, anche alla luce di quelli che saranno gli esiti dell’esame autoptico per capire cause ed epoca della morte. Quello che è certo è che il figlio dell’83enne continua a vivere in auto all’interno del podere, rifiutando di rispondere in merito alla scomparsa del padre. Finora non avrebbe collaborato. Il cadavere dell’anziano sarebbe stato trovato disteso su una brandina all’interno della sua abitazione, il ventilatore acceso e puntato sul corpo forse per impedire che qualcuno avvertisse il cattivo odore.