CHIESA ANGLICANA DISCUTE SUL ‘PADRE NOSTRO’: “È TROPPO MASCHILISTA”
La preghiera del Padre Nostro? «Forse è troppo maschilista». Non è un periodo particolarmente sereno per la Chiesa Anglicana, colpita dalle polemiche di parte della comunità cristiana e delle associazioni LGBTQ+ per aver ribadito il proprio “no” ai matrimoni gay (ammettendo invece le benedizioni alle coppie arcobaleno). La critica mossa alla Chiesa Uk riguarda ora la possibilità di una riforma sulle parole della preghiera più importante della cristianità, l’unica insegnata da Gesù ai suoi discepoli e diretta al Padre di tutti, cioè Dio.
Secondo quanto riporta il Daily Mail stamane, alcuni vescovi della Chiesa di Inghilterra starebbe preparando una riforma per evitare ogni riferimento maschile o paterno sulla figura di Dio nel Padre Nostro. «Questa traduzione contribuisce a mantenere secoli di discriminazione e sessismo contro le donne», avrebbero detto alcuni vescovi ai media a margine del Sinodo Generale degli anglicani. Serve «modernizzare», chiedono i sostenitori progressisti della Chiesa Uk, con la preghiera del Padre Nostro che oggi nel 2023 viene considerato «troppo maschilista».
CHIESA UK DIVISA: “VOGLIONO RENDERE DIO GENDER-NEUTRAL”
La proposta vorrebbe eliminare la formula “Our Father” e tutti i pronomi maschili, rimpiazzati invece da pronomi neutri “they” (“loro”). «Serve un progetto di un linguaggio più inclusivo nell’ambito delle funzioni religiose autorizzate», spiega il collettivo WATCH (Women And The CHurch): rende tutto neutro, moderno, inclusivo e politicamente corretto. La sfida nella Chiesa Uk è lanciata anche se trova tutt’altro che un parere univoco all’interno degli stessi vescovi: «il fatto che Dio sia chiamato “Padre” non può essere sostituito da “Madre” senza un’alterazione del significato, così come non può essere “neutralizzato” in “Genitore” senza una perdita di senso», spiega il Reverendo Ian Paul. Assai più netto il presidente dell’organizzazione anglicana conservatrice Anglican Mainstream, Chris Sugden: «Gesù disse: ‘quando preghi, di’ Padre Nostro’. Gesù era forse in torto?».
Secondo l’ala più conservatrice della Chiesa Anglicana le nuove spinte interne alla comunità cristiana inglese – così come dimostra il caso delle nozze gay – vogliono rendere Dio «gender neutral». La proposta andrà al vaglio del Sinodo finale ma già ora diverse parti della Chiesa, così come i quotidiani inglesi più conservatori, si parla della «dittatura woke» come un autentico pericolo per la cultura e la fede cristiana. Quella sensibilità per il diritto delle minoranze, anche quelle di genere, viene maldigerito da chi ritiene – a ragione – che la rivoluzione del messaggio cristiano è l’aver parlato a tutti in quanto figli di Dio, ognuno nella propria unicità e non con criteri “ideologici” come invece si vorrebbe nella “politicizzazione” del dibattito religioso. Per il momento l’arcivescovo a capo della Chiesa Uk, Mons. Justin Welby – di recente accompagnatore di Papa Francesco nel viaggio in Sud Sudan – non si è espresso in merito.