Padre Olivier Maire, religioso monfortano, è stato ucciso il 9 agosto in Vandea da un uomo cui aveva dato ospitalità. La sua generosità gli è costata la vita.
Oggi a ricordarlo sulle pagine di Vatican News è stato il teologo carmelitano François-Marie Léthel, suo amico e collega in occasione di tante conferenze in giro per il mondo. Professore al Teresianum, padre François-Marie Léthel descrive padre Olivier Maire come una “martire della carità”. Insieme i due avevano lavorato al dottorato riguardante San Luigi Maria di Montfort oltre a condividere tanti appuntamenti spirituali. Una vicinanza che ha consentito a padre François-Marie Léthel, volto noto anche Oltretevere per aver predicato gli esercizi spirituali della Curia romana nel 2011, di conoscere da vicino la bontà d’animo di padre Maire.



Padre Olivier Maire “martire della carità”

Ad acuire il dolore per l’uccisione di padre Maire la consapevolezza che di qui a poco avrebbe dovuto tenere una conferenza su “Maria consolatrice degli afflitti”. D’altronde, come ha avuto modo di ribadire, lo stesso Léthel alla redazione francese di Vatican News, padre Olivier Maire era “uno dei migliori specialisti di Montfort“. La sua morte, ha continuato padre Léthel, “invita a riscoprire questa spiritualità così attuale per la Chiesa”. Padre Olivier, ha aggiunto il carmelitano, “adesso vive questa consolazione con Maria lassù“.
Ricordiamo che padre Olivier Maire, superiore provinciale della Congregazione dei Missionari monfortani a Saint-Laurent-sur-Sèvre, è stato ucciso ad una ventina di km da Cholet, in Vandea (Francia), da un uomo con disturbi psichici che era stato posto sotto sorveglianza per l’incendio di un anno fa della cattedrale di Nantes, al quale aveva dato ospitalità.

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