Padre accusato di essere pedofilo e di aver torturato sua figlia si dichiara donna e chiede di essere trasferito in un carcere femminile. Questa inquietante vicenda arriva dagli Stati Uniti, dove il 34enne Mattew Volz – che oggi si fa chiamare Marina – è stato condannato a 25 anni per aver abusato della figlia che attualmente ha sette anni.



Secondo quanto ha ricostruito l’accusa, nel 2018 Mattew Volz – all’epoca presidente della Queer association del Clark College – ottiene la custodia della bambina dopo essersi separato dalla madre della piccola. È a questo punto che inizierebbe l’incubo vissuto dalla piccola, in quanto il padre avrebbe iniziato a produrre materiale pedopornografico compiendo e registrando gli abusi sulla figlia. I fatti vengono a galla nel 2019, come riporta il sito Reduxx e come rilancia il quotidiano La Verità, in quanto una soffiata ricevuta dal dipartimento incastra il presunto pedofilo come responsabile della produzione di quel materiale. Le indagini dell’epoca aveva scoperto che nel seminterrato della sua casa c’erano strumenti di tortura e una trentina di apparecchi tra computer, fotocamere e dispositivi di archiviazione digitale contenenti materiale di pornografia infantile e abusi sessuali. Ma anche collari, una gabbia e sex toys.



Padre pedofilo in un carcere femminile con la donna trans complice degli abusi

Il sito Reduxx riepiloga i reati contestati all’uomo, il padre pedofilo che ha abusato della figlia piccola e ora si dichiara donna per essere trasferito in un carcere femminile: tratta di esseri umani, violenza sessuale aggravata, creazione e possesso di materiale pedopornografico. Assieme a lui sono stati condannati un’altra donna trans di 30 anni, Adam ‘Ashley’ Romero che avrebbe abusato della bambina, e anche altri due complici. Volz e Romero hanno ricevuto una condanna a 25 anni senza la condizionale, mentre agli altri due sono stati assegnati 12 e 5 anni di detenzione.



A oggi la piccola vittima di abusi da parte del padre pedofilo è stata data in adozione. L’uomo però, dopo due mesi di detenzione di dichiarato di sentirsi donna, cambiando il proprio nome in Marina, essendo così trasferito nello stesso carcere di Romero, il penitenziario femminile Edna Mahan correctional facility for women. Questa struttura detentiva ospita 800 donne e 30 donne transgender. Sempre il sito Reduxx segnala che i due presunti pedofili avrebbero intenzione di sposarsi e quindi domandare di poter condividere la stessa cella.