Padre Pio: cosa sono le stimmate e quando le ha ricevute?
Quando si parla di Padre Pio è impossibile non fare riferimento alle stimmate. Argomento delicato, divisorio e negli anni dibattuto, che ha trovato nel frate, oggi Santo, un protagonista. Se consultiamo la Treccani, il significato di ‘stimmate’ è: “Nel linguaggio ecclesiastico, le piaghe sul corpo di Cristo, conseguenza della crocifissione. – e ancora – la riproduzione, temporanea o permanente, completa o parziale, delle piaghe di Cristo (o di altre conseguenze della passione: ferite della flagellazione, corona di spine ecc.) nel corpo di alcuni santi.” Ma come sono arrivate le stimmate per Padre Pio? Qual è la genesi dell’evento che ha cambiato la storia del frate?
Le prime testimonianze scritte sulle stimmate di Padre Pio risalgono al 22 ottobre 1918. Padre Pio scrive a Padre Benedetto da San Marco in Lamis per raccontargli cosa gli è accaduto la mattina del 20 settembre. Il giovane trentunenne pietrelcinese, come racconta il portale dedicato al Santo Padrepio.it, nella missiva descrive nei dettagli l’operazione avvenuta delle piaghe in varie parti del corpo, dalle mani ai piedi fino al costato. Quel venerdì 20 settembre 1918, in un orario che va dalle 9 alle 10 del mattino, avviene il fatto miracoloso: il convento è praticamente deserto, Padre Pio è solo in coro a pregare dopo la Santa Messa quando riceve le Stimmate. Di tutto ciò inizialmente non racconta nulla ad alcuno.
Padre Pio: chi ha visto per primo le sue stimmate e il racconto fatto dal Santo
La prima persona che vede le mani forate di Padre Pio nello stesso giorno è una donna: Filomena Ventrella. È la sorella Vittorina, nelle sue memorie, a raccontare l’accaduto: “Il 20 settembre 1918 mia sorella Filomena si recò al convento e fu la prima ad accorgersi che il Padre aveva ricevuto le stimmate, perché scorse nelle di Lui mani i segni rossi simili a quelli che vediamo nelle statue del Cuore di Gesù”. Spiegando inoltre la volontà di Padre Pio di tenere il fatto segreto: “Venne a casa a darci la lieta notizia. Nei giorni seguenti ci recammo dal Padre. Egli cercava di nascondere le sue piaghe e ci disse: “Guai a voi se lo dite a qualcuno“. Arrivati al fatidico 22 ottobre, Padre Pio scrive però a Padre Benedetto, comunicandogli l’accaduto.
È però la lettera inviata al caro amico di Pietrelcina, don Peppino Orlando, ad essere la testimonianza diretta di Padre Pio sulle prime stimmate ricevute. Ecco una parte della missiva, come riportata dal portale dedicato al Santo: “Ero nel coro, a farmi il ringraziamento della messa, e mi sentii piano piano elevarmi ad una soavità sempre crescente che mi faceva godere nel pregare, anzi più pregavo e più questo godimento aumentava. Ad un tratto una grande luce colpì i miei occhi ed in mezzo a tanta luce mi apparve il Cristo Piagato. Nulla mi disse, scomparve. Quando me ne resi conto ero per terra, piagato. Le mani, i piedi e il costato sanguinavano e doloravano da farmi perdere ogni forza per alzarmi. Carponi mi trascinai dal coro alla cella, attraversando tutto il lungo corridoio. I padri erano tutti fuori dal convento, mi misi a letto e pregai per rivedere Gesù, ma poi rientrai in me stesso, rimirai le piaghe e piansi, sciogliendo inni di ringraziamento e di preghiere”.