Padre Pio, com’è morto e il fenomeno delle stimmate

Padre Pio è il santo del Novecento, conosciuto da molti fedeli per i suoi miracoli e per la sua vita caratterizzata dalla presenza delle stimmate. Colpito da giovane da bronchite asmatica. Padre Pio ha continuato a soffrirne fino alla morte. Aveva anche una calcolosi renale grave, con coliche frequenti. Un’altra malattia molto dolorosa fu una specie di gastrite cronica, che poi si trasformò in ulcera. Da mesi, prima della sua morte, le sue condizioni di salute si erano molto aggravate. Quando morì accanto a lui c’erano un medico e un infermiere.



Padre Pio avrebbe portato le stimmate per 57 anni. Si tratta di ferite alle mani e ai piedi, nello stesso punto dei chiodi che aveva portato Gesù in croce. Nel libro I tre misteri di Padre Pio Stefano Campanella ha riportato i documenti ufficiali del processo canonico su Padre Pio che attestano la scomparsa delle stimmate al momento della morte. Si tratta di un fenomeno soprannaturale di cui ancora oggi non si riesce a documentare la scientificità. La vita di Padre Pio è stata caratterizata anche da diversi miracoli. Oltre alle stimmate, aveva il dono della bilocazione, la profezia, la lettura di menti e cuori e la percezione, da parte dei fedeli, di intensi profumi floreali di vario tipo. Tra i molti miracoli ci sono quelli relativi alle guarigioni di Consiglia De Martino e Matteo Pio Colella, su cui sono stati celebrati i processi canonici che avrebbero portato all’elevazione agli altari prima del Beato Pio e poi di San Pio.



Padre Pio e il miracolo della bilocazione, l’episodio del generale Cadorna

Uno dei miracoli di Padre Pio più noti fu quello della bilocazione ovvero il fatto di trovarsi in due posti contemporaneamente. Nina Campanile fu testimone di un evento simile mentre era al capezzale della sorella in coma. Una sera Nina stava assistendo la sorelle e pregava. All’improvviso ebbe la sensazione che qualcuno che la stesse osservando mentre era nella stanza. La ragazza guardò l’orologio che segnava le otto e poco dopo avvenne un fatto inspiegabile. La sorella si risvegliò dal coma. Nina il giorno dopo incontrò Padre Pio e gli disse: “a che ora siete venuto a visitare mia sorella ieri sera”. E lui rispose, “Alle otto”.



Anche il generale Cadorna assistette ad un episodio simile. Un giorno, il generale Cadorna si trovava accasciato nel suo studio, durante la guerra, e teneva la testa tra le mani, pensando alle giovani vite che, per amore di patria, avrebbe dovuto sacrificare alla forza nemica, quando ad un tratto sentì un fortissimo profumo di rose, che aleggiava dentro la stanza. Alzato il capo, con sommo stupore vide un frate con lo sguardo serafico e le mani sanguinanti. Questi, che si trovava nello studio, passando dinanzi a lui disse: “Stai tranquillo, non ti faranno nulla di male“. Con la scomparsa del frate il generale non sentì più il profumo. Confidò ad un frate francescano tale visione e quando accennò al profumo, questi disse: “Eccellenza, lei ha visto Padre Pio“. Dopo ciò, spiegò al generale chi era Padre Pio. Il generale sentì allora un grande desiderio di visitare tale frate così straordinario e alcuni mesi dopo si recò in incognito a San Giovanni Rotondo. Giunto in paese senza aver preavvisato nessuno, venne avvicinato da due cappuccini che, riconosciuto il generale, il quale era vestito in borghese, gli si avvicinarono e gli dissero: “Eccellenza, il padre l’attende, lui ci ha inviati da lei“.