Un bambino di 8 anni è stato portato da una prostituta dal padre. È accaduto in Piemonte lo scorso anno, ma soltanto adesso come riportato da Rai News è arrivata la sentenza del Tribunale nei confronti dell’uomo. La condanna emessa al termine del processo con rito abbreviato è stata di 4 anni e 4 mesi con le accuse di violenza sessuale e maltrattamenti, questi ultimi denunciati in precedenza dalla moglie. A scoprire quanto accaduto al piccolo, invece, era stata la psicologa che lo aveva in carico.
Dopo che le autorità competenti avevano accolto la denuncia della donna, vessata e umiliata quotidianamente, infatti, il bambino era stato allontanato da entrambi i genitori, i quali anche in virtù di problemi di tossicodipendenza non erano stati ritenuti adatti a crescerlo. È per questo motivo che era stato affidato ad una casa famiglia. È proprio nel corso dei dialoghi periodici con psicologi ed educatori che era emersa la terribile vicenda relativa alla prostituzione.
Bimbo di 8 anni portato da una prostituta: scatta la condanna per il papà
I dettagli su cosa sia accaduto al bambino di 8 anni portato da una prostituta dal padre non sono stati resi noti dalla Procura, ma quanto emerso nel corso dei colloqui tra il piccolo e la psicologa sembrerebbero essere stati inquietanti. Il pm ha ricostruito che l’uomo lo aveva portato con sé per iniziarlo al sesso. È per questo motivo che è stato avviato un percorso ad hoc per supportarlo.
La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Basilio Foti e Luca Schera, invece, ha sempre sostenuto che il racconto del bambino sia stato travisato dalla psicologa. A incontrarlo e toccarlo nelle parti intime sarebbe stato un’amica del padre, non una professionista a pagamento. La donna in questione tuttavia non è mai stata identificata e dunque la versione non è stata ritenuta credibile dai giudici.