Una terribile notizia di cronaca rimbalza dalla Turchia e, per l’ennesima volta, ci ritroviamo a commentare un caso di femminicidio. Protagonista di questa vicenda un padre, di nome Mustafa Ali Yilmaz (69 anni), e sua figlia, Gulnur Yilmdaz, 28enne studentessa universitaria di Medicina. Cosa è accaduto? La giovane, residente nella città di Balikesir, si stava recando a bordo della propria automobile presso l’ateneo da lei frequentato per sostenere un esame, quando improvvisamente un veicolo ha cominciato a seguirla, sino a superarla e a mandarla fuori strada.



Alla guida di quel mezzo c’era suo padre, che, avvicinatosi alla macchina della figlia, ha aperto una portiera e ha trascinato con la forza fuori dall’abitacolo la ragazza, chiedendole di rivelargli dove si trovasse sua madre, nonché sua ex moglie. Gulnur, in quel momento, ha temuto per l’incolumità di sua mamma e ha deciso di rifiutarsi categoricamente di rivelare il luogo in cui la donna abita. A quel punto, accecato dall’ira, l’uomo ha completamente perso la testa e, in preda a un raptus, ha aperto il fuoco contro sua figlia.



PADRE UCCIDE FIGLIA: RISCHIA L’ERGASTOLO

Con la mente completamente annebbiata dalla follia omicida, il padre non ha più riconosciuto sua figlia e, impugnando la sua arma, ha sparato venti volte contro di lei, infierendo pertanto sul suo corpo già esanime e abbandonandola sull’asfalto in una pozza di sangue. Una scena tremenda, che mette davvero i brividi, ma per fortuna la polizia è riuscita a trovare l’uomo, che nel frattempo si era dato alla fuga, arrestandolo. Ora sarà processato e la pena che il giudice gli assegnerà potrebbe coincidere con l’ergastolo. Resta ancora da chiarire un dettaglio, però: perché la figlia non ha voluto dire al padre dove si trovasse la mamma? La risposta è da ricercarsi nel passato della famiglia, quando i genitori della povera Gulnur litigavano spesso e la madre era puntualmente vittima di abusi e di violenze domestiche da parte del marito, che, una volta, come scrive la testata britannica “The Sun”, la sfigurò completamente in volto a suon di botte dopo avere scoperto alcune sue chat private con un uomo conosciuto sul social network Instagram. Un gesto d’amore e di protezione meraviglioso, ma che la 28enne ha pagato, suo malgrado, con la sua stessa vita.

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