Padre Vincent Lampert, esorcista dell’arcidiocesi di Indianapolis, è stato intervistato da Blaze Media sulla tendenza crescente agli esorcismi in America, tenendo conto che si è passati da 12 a circa 125, anche se un vero dato ufficiale non esiste. Quando Lampert ha iniziato a fare questo “lavoro”, riceveva in media circa 100 domande all’anno su possibili possessioni, mentre oggi questo numero è cresciuto fino a 1.800.



“Essere esorcista mi dà un buon equilibrio nella riscoperta del sacerdozio come vocazione”, racconta, spiegando che le persone non si rendono conto che l’esorcismo non è solo una “lotta contro Satana che fa affidamento sul potere di Gesù Cristo e sull’autorità della sua Chiesa”, nel contempo è una forma di preghiera e un “ministero di compassione”, quindi una “devozione attiva a Dio progettata per sovvertire la missione del maligno per separarci dal nostro creatore”, aggiunge Blaze. Lampert precisa che durante l’esorcismo il suo compito è mostrare “agli afflitti il volto di Dio” attraverso un “atto di misericordia che libera l’amore di Dio contro gli attacchi del diavolo, portando guarigione e pace”.



PADRE VINCENT LAMPERT, ESORCISTA: “IL DEMONIO CONOSCE CHI CERCA DI SCONFIGGERLO”

Ma il diavolo come reagisce quando avviene un esorcismo? Padre Lampert spiega che il demonio è in grado certamente di conoscere “coloro che lavorano per sconfiggerlo”. E ancora: “I parroci sono in prima linea in questo. E poi gli esorcisti, nel ruolo unico che svolgono nella vita della Chiesa, possono anche dover affrontare ulteriori attacchi da parte del diavolo perché ancora una volta sa che gli esorcisti stanno lavorando per sconfiggere il suo piano di portare le persone alla luce di Cristo, quindi lui proverà a farci lo sgambetto”.



Il prete di Indianapolis ci tiene a precisare che gli esorcismi sono assolutamente gratuiti, e che la maggior parte delle persone che lo ha contattato hanno di fatto già autodiagnosticato se stessi o i propri cari.

PADRE VINCENT LAMPERT, ESORCISTA: LA PRIMA COSA DA FARE È CONFESSARSI

Nel contempo coloro che sono afflitti non sono solo cattolici, quindi vi sono anche persone di altra fede. Secondo Lampert il Diavolo è come uno “scarafaggio. E se entri in una stanza dove la luce è spenta e accendi una luce e ci sono insetti nella stanza, correranno per ogni crepa e fessura che riescono a trovare. E quando la chiesa nel ministero dell’esorcismo accende la luce di Cristo nella vita di queste persone che sono state ingannate dal maligno, allora il diavolo, come uno scarafaggio, correrà di nuovo nell’oscurità”.

Ma cosa bisogna fare se ci si sente posseduti? La prima cosa che consiglia padre Lampert è confessarsi: “Quando confessiamo i nostri peccati, li mettiamo nelle mani di Dio, e una volta che li abbiamo donati a Dio, il diavolo non potrà più usarli contro di noi”. Quindi conclude con un messaggio di speranza: “Ogni volta che la persona umana si perde, Dio fa sempre il primo passo. Pensa ad Adamo ed Eva nel giardino dopo aver peccato. Dio va nel giardino e dice ad Adamo: ‘Dove sei?'”.