I Paesi Bassi stanno varando la campagna anti migranti più dura della loro storia, in linea con una tendenza generale degli ultimi mesi delle nazioni del nord Europa. Dopo la Svezia che ha deciso di incentivare con un assegno fino a 34.000 dollari “l’allontanamento” dei migranti, ora tocca all’Olanda introdurre dei nuovi regolamenti con l’obiettivo di disincentivare l’immigrazione.



Come si legge sul sito de L’Avvenire, il ministro per l’Asilo, Marjolein Faber, ha fatto sapere che il governo dei Paesi Bassi è intenzionato ad attivare quanto prima la clausola di emergenza sull’immigrazione, rispettando il volere degli elettori. Proprio per questo l’esecutivo orange intende ridurre fin da subito l’afflusso dei migranti, visto che “qui non c’è posto per chi abusa della nostra ospitalità”.



PAESI BASSI, POLITICA DI TOLLERANZA ZERO SULL’IMMIGRAZIONE

Marjolein Faber fa parte del partito di ultradestra di Geert Wilders che ha promesso quindi una politica di tolleranza zero sul tema immigrazione e da ora in avanti diventerà sempre più difficile richiedere asilo nonché attivare le pratiche di ricongiungimento famigliare. L’Olanda intende quindi uscire dal Patto per la migrazione dell’Unione Europea, così come intende fare anche l’Ungheria di Orban, che da sempre ha avuto un atteggiamento piuttosto ostile verso i migranti.

La richiesta sarà ufficialmente avanzata dai Paesi Bassi durante la prossima settimana, aggiunge ancora L’Avvenire, ma gli elettori olandesi nonché gli esperti di politica di quella zona del mondo non sembrano affatto sorpresi, visto che il tutto era già presente nel programma elettorale del PVV, il Partito delle libertà di cui la Faber è uno dei membri.



PAESI BASSI VOGLIONO USCIRE DA PATTO MIGRAZIONE, NO DELL’UE

Se l’atteggiamento dell’Olanda verso l’immigrazione appare quindi alquanto ostile, simile sembra la risposta della Commissione europea che ha già fatto sapere che la richiesta di “uscita” non verrà accolta in quanto il Patto per la migrazione è già legge in Unione Europea, di conseguenza non c’è possibilità di esenzione così come da principio generale, parole di Eric Mamer, capo portavoce Ue.

Resta il fatto che il governo dei Paesi Bassi, dichiarando “lo stato di emergenza migranti”, potrà attivare delle regole molto dure per respingere coloro che vogliono entrare senza permesso nel Paese, bypassando il parlamento, e fra le misure previste vi sarebbe anche quella di rimandare in Ucraina coloro che sono stati accolti dopo lo scoppio del conflitto, soprattutto le persone in età di leva e che potrebbero quindi essere arruolate dall’esercito di Kiev, tenendo conto che la guerra contro la Russia è ancora in atto. Infine, l’Olanda è pronta a sospendere il patto di Schengen, così come appena annunciato dalla Germania, di conseguenza non si potrà più circolare liberamente negli stessi Paesi Bassi, ma verranno ripristinati i controlli precedenti l’accordo. Berlino ha deciso di stoppare Schengen dopo l’attentato di agosto a Solingen nonché il tentativo di aggressione a Monaco.