A Faenza un automobilista ha pagato una multa da 600 euro versandone solo 6, e poi ha aggiunto due zero sulla ricevuta di pagamento per accertare di aver provveduto a quanto previsto dalla sanzione amministrativa che gli era stata comminata. L’uomo, dopo una serie di verifiche, è stato scoperto e la sua situazione si è complicata. La sanzione amministrativa era pari a 600 euro, ma il 57enne ha pensato bene di pagarne 6 e aggiungere due zero alla ricevuta del bonifico effettuato. La multa era stata presa dall’uomo per la violazione al codice della strada in merito all’assenza della copertura assicurativa del mezzo. Oltre alla sanzione, all’automobilista era stato disposto anche sequestrato il veicolo.



Come dispone il codice della strada, per riavere il veicolo l’automobilista avrebbe dovuto pagare la sanzione amministrativa e presentare, alle forze dell’ordine, il documento che dimostrasse di aver riattivato la copertura assicurativa sul veicolo. Così è stato: l’uomo si è presentato con l’assicurazione e la multa pagate, ottenendo quindi la riconsegna del veicolo dissequestrato. Ma la cifra versata per la multa era nettamente inferiore a quanto dovuto.



Aggiunge due zeri per trasformare 6 euro in 600 euro: denunciato per truffa aggravata

Tuttavia, la situazione dell’automobilista si è complicata perché dalle verifiche predisposte dall’ufficio preposto, ci si è accorti di un ammanco di circa 600 euro, riconducibile proprio al mancato pagamento integrale della multa comminata al 57enne. E, dall’ammanco, si è scoperto che l’uomo aveva falsificato la ricevuta attestante il pagamento della multa semplicemente aggiungendo “due zero” ai 6 euro pagati, per far risultare un versamento effettuato di 600 euro.

A seguito degli accertamenti, dunque, al faentino è stato contestato il reato di truffa aggravata, motivo per il quale è stato denunciato. Inoltre, all’automobilista è stata nuovamente sequestrata la vettura che era sprovvista di assicurazione: potrà rientrarne in possesso nel momento in cui avrà pagato interamente quanto dovuto, ovvero i 600 euro, di sanzione amministrativa.