Dopo aver saldato 14esime e pensioni i disoccupati italiani attendono con ansia i pagamenti della Naspi di luglio 2024. Con una circolare INPS sono state comunicate le date entro la quale l’ente previdenziale provvederà al pagamento dell’indennità.
L’indennità – anche nota come Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – viene concessa ai lavoratori che sono stati licenziati involontariamente dall’1° maggio 2015 in poi. Per poterne beneficiare occorre rispettare determinati requisiti.
Pagamenti Naspi luglio 2024: le date rilasciate dall’INPS
Dover sostenere le spese in stato di disoccupazione è impensabile. Eppure dopo la prima data (giorno 8 luglio 2024) in riferimento ai pagamenti Naspi del mese in corso adesso l’INPS ha svelato un nuovo giorno d’accredito: il 15 luglio 2024.
Entro questa data l’ente previdenziale avrebbe dovuto accreditare l’indennità di disoccupazione prevista per il periodo dell’1 e 30 giugno 2024.
Dal momento in cui non c’è un calendario con date e giorni fissi l’INPS potrebbe accreditare l’importo in giorni differenti e per svariati motivi: arretrati, data della domanda e in base alla competenza territoriale.
Tuttavia suggeriamo di fare degli accertamenti sulla ricezione della Naspi tramite il proprio fascicolo previdenziale tramite la piattaforma INPS. L’accesso è valido tramite metodo d’autenticazione digitale (SPID, CIE oppure CNS).
I beneficiari
Il pagamento della Naspi può essere destinato ad una cerchia specifica di ex lavoratori e ora in stato di disoccupazione:
- Apprendisti;
- Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
- Personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- Dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Coloro che invece non ne possono ottenere il godimento sono:
- Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- Operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
- Lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale;
- Lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento anticipato oppure di vecchiaia;
- Lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, salvo decidano di far domanda per la Naspi.