Augusto Camicioli, esperto in comuni e consulente della Bird Consulting, durante la diretta di UnoMattina ha dedicato un approfondimento al tema dei pagamenti digitali, sempre più diffusi e visti in generale come una vera e propria rivoluzione con la quale si potrà (da un lato) dire addio alla carta e (dall’altro) rendere più rapido l’adempimento delle scadenze. Online, sottolinea immediatamente l’esperto, “possiamo fare qualsiasi tipo di pagamento. Le multe, le tasse, i tributi di vario genere e anche l’acquisto di tutto i beni di consumo: dai vestiti ai cibi per gatti e alla spesa alimentare”.



Tanti i vantaggi (e anche gli svantaggi, ma ci arriveremo a breve) degli acquisti online, per i quali sono previste diverse modalità: “Possiamo pagare”, spiega ancora Camicioli, “attraverso bonifico elettronico, ma il sistema più comodo è sicuramente quello delle carte di pagamento“, tra ricaricabili, carte di debito e di credito. Online, oltre alla comodità dei pagamenti, si può anche usufruire un diritto di recesso che quasi mai è presente nei negozi fisici (anche se controparti dei siti sul web), che dura “sempre almeno 14 giorni, nei quali possiamo dire che quell’acquisto non ha soddisfatto le nostre aspettative”. In caso di recesso, però, l’esperto consiglia “di rivolgersi subito alle associazioni dei consumatori affinché possano tutelare questo diritto”, ma in alternativa si può anche “andare sul sito delle diverse autority e compilare dei form che sono già prestampati”.



Le truffe online: come tutelari nei pagamenti evitando la clonazione delle carte di credito

Vantaggi, ma anche tanti rischi, sui quali tanto Camicioli, quanto UnoMattina, pongono un accento molto forte. “Il sistema di truffe“, spiega, “ormai è sofisticato e abbiamo mail e siti internet che sono il clone uguale di quelli originali” sui quali il rischio più grosso è che vengano clonati i dati per i pagamenti online, oppure di incappare in aziende fantasma (spesso estere) che incassano i soldi e spariscono. “Per tutelarsi”, spiega l’esperto, “la prima cosa da fare è affidarsi a piattaforme già conosciute”.



“La seconda attività”, prosegue Camicioli, “è quella di non cadere nei prezzi troppo bassi, perché se sono troppo differenti da quelli di mercato, c’è qualcosa che non va. Infine, si possono usare delle carte virtuali emesse dal sistema bancario, differenti dalla propria carta personale”. Queste ultime, infatti, sono appositamente pensate per i pagamenti online, essendo “temporanee” e con una disponibilità economica limitata “all’importo che serve e che viene ricaricato”, permettendo “al massimo di rischiare quell’importo lì” evitando che la propria carte di credito venga clonata.