SCADENZA PAGAMENTO ACCONTO IMU 2020
Entro il 16 giugno molti italiani saranno chiamati a versare l’Imu. Come viene ricordato da Stefano Poggi Longostrevi, membro dell’Associazione italiana dottori commercialisti, in un articolo riportato dal sito del Corriere della Sera, la Tasi è stata abolita, ma questo non vuol dire che si andranno a pagare meno tasse rispetto all’anno scorso. Infatti, “per l’acconto di quest’anno, la legge dispone che il contribuente deve sommare l’Imu e la Tasi pagate nel 2019 tra acconto e saldo e versare, entro martedì 16 giugno, il 50% di tale importo, per ciascuna tipologia di immobili, utilizzando il codice tributo dell’Imu”. Resta in ogni caso confermata la totale esenzione dall’imposta per le prime case e le relative pertinenze, salvo che si tratti di abitazioni considerate di lusso e rientranti pertanto nelle categorie catastali A1, A8 e A9.
LE ESENZIONI E LE POSSIBILITÀ DI RINVIO
Tra le misure che il Governo ha adottato per contrastare gli effetti economici della pandemia vi è l’esenzione dal pagamento dell’Imu solamente per “alberghi, pensioni, strutture turistico-ricettive, stabilimenti balneari e termali a patto che siano condotti dal proprietario”. Dunque nemmeno tutte queste strutture potranno evitare di pagare la tassa, considerato il fatto che non sono affatto infrequenti i casi di gestione. Un’altra novità di quest’anno riguarda il fatto che è “soggetta a Imu l’abitazione posseduta dai cittadini italiani non residenti nello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), anche se già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza”. Come detto, la scadenza per il pagamento dell’Imu 2020 è fissata al 16 giugno, ma trattandosi di un’imposta riscossa dai Comuni, questi hanno in ogni caso la facoltà di rinviare la data per il versamento dell’acconto, come già accaduto a Venezia, che l’ha rimandata al 16 luglio.