Il Mes alla fine – anche se Conte non è ha parlato ieri nella brevissimo conferenza stampa post-Consiglio Ue – è stato firmato all’interno del maxi pacchetto di aiuti che presuppone un prossimo nuovo strumento (Recovery Fund) per aiutare i Paesi colpiti dal coronavirus alla ripresa: perciò, nessun problema per il pagamento pensioni dei prossimi mesi. Quello che è invece è ufficiale e ribadito è il pagamento per il mese di maggio 2020, con il calendario stilato da Inps e Poste Italiane con gli “scaglionamenti” come avvenuto già a cavallo tra marzo e aprile: le pensioni di maggio saranno accreditate dal 27 aprile per i titolari di un libretto di risparmio, Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution.



Chi non ha la possibilità di ritirare in altro modo la pensione se non in contanti, dovrà rispettare il calendario specifico in ordine alfabetico a partire dal lunedì 27 aprile: dalla A alla B del proprio cognome lunedì 27 aprile; dalla C alla D martedì 28 aprile; dalla E alla K mercoledì 29 aprile; dalla L alla P giovedì 30 aprile; dalla Q alla Z sabato mattina 2 maggio. Va infine ricordato come non ci sarà bisogno di recarsi negli sportelli ma potranno prelevare l’assegno negli ATM-Bancomat tutti i titolari di Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution. (agg. di Niccolò Magnani)



IL M5S, IL MES E IL “RISCHIO” PENSIONI

C’è fibrillazione all’interno del governo per quanto riguarda il complesso equilibrio finanziario su cui poggia l’Italia. Al punto tale che qualcuno all’interno del Movimento 5 Stelle teme che non ci siano le risorse per garantire il pagamento delle pensioni da luglio. Un esponente grillino del governo, secondo quanto riportato da “Il Giornale”, avrebbe dichiarato: «Senza il Mes e il sostegno dell’Ue su prestiti e investimenti, fra tre mesi lo Stato rischia di non avere i soldi per pagare le pensioni». Come accaduto su Tav e rapporto deficit-Pil, che dal trionfalistico 2,4 per cento scese al 2,04, potremmo trovarci dunque di fronte ad un’altra inversione del Movimento 5 Stelle. Sullo sfondo le tensioni tra M5s e Pd per il Mes, ma il finale di questa storia sembra già scritto. Dal Mes non si scappa, stando allo sfogo raccolto da un esponente del Movimento 5 Stelle. L’Italia dunque dovrebbe far fronte a questo strumento e scacciare così lo spettro delle pensioni a rischio.



PAGAMENTO PENSIONI A RISCHIO DA LUGLIO? DOPO TRIDICO…

Ma già Pasquale Tridico aveva lanciato l’allarme sul pagamento delle pensioni, salvo poi ritrattare. Ospite a DiMartedì, il presidente dell’Inps aveva dichiarato: «Abbiamo i soldi per pagare fino al momento in cui è stato sospeso il pagamento dei contributi. Quindi fino a maggio non ci sono problemi di liquidità». Nelle ore successive inevitabilmente si creò il panico tra i cittadini, motivo per il quale Tridico dovette subito smentire. «Non esiste nessun rischio di blocco per il pagamento delle pensioni, perché sono garantite dallo Stato e saranno pagate sempre». Ora lo sfogo di questo esponente grillino, rimasto anonimo, forse legato alle continue diatribe tra il Movimento 5 Stelle e il Pd sul Mes, apre nuovamente il dibattito. Non resta che attendere nuove smentite in merito al rischio che salti da luglio il pagamento delle pensioni. La frase, seppur non attribuibile a nessun esponente M5s, ha già fatto il giro dei social e sta preoccupando i cittadini.