L‘INPS ha chiarito che la decorrenza del pagamento pensioni da liquidare a carico di alcuni lavoratori, tra cui gli autonomi, per cui si richiede l’uscita anticipata dal mondo del lavoro attraverso la pensione di vecchiaia. Tuttavia esistono delle pensioni che non potranno essere pagate, vediamo quali.

Pagamento pensioni: cosa dice la legge

Il Ministero del Lavoro aveva stabilito delle regolarizzazioni che sarebbero intervenute dopo la domanda di pensione cioè i periodi contributivi determinanti per il diritto e che vanno collocati anteriormente alla richiesta di domanda. Quindi esistono delle posizioni contributive che non possono essere sanate attraverso la pensione anticipata regolarizzata e quindi non potranno essere pagate poiché alcuni contribuenti hanno chiesto la regolarizzazione a seguito della richiesta della domanda di pensione.



Per questo è intervenuta la Corte costituzionale attraverso la circolare INPS numero 171 del primo agosto 1989 che si riferisce alla pensione di vecchiaia e alle prestazioni pensionistiche di invalidità e inabilità e aveva chiarito che: “Per perfezionare un utilmente i requisiti per il diritto a pensione prima della definizione della domanda o del successivo ricorso in via amministrativa giudiziaria per cui deve farsi luogo alla concessione della prestazione con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello del sopravvenuto perfezionamento dei requisiti sia che si tratti di quelli contributivi sia che si tratti di altri requisiti di legge“.



Quindi la Corte costituzionale parla molto chiaro e questa normativa è stata applicata anche alla pensione anticipata.

Pagamento pensioni: cosa succede se la pensione non verrà pagata

In pratica le gestioni speciali dei lavoratori autonomi dovranno essere regolarizzate a parte e quindi ho si chiede la regolarizzazione prima di chiedere la domanda di pensione di vecchiaia, oppure, a causa di una mancata regolamentazione bisognerà rivolgersi alla gestione di riferimento. La regolarizzazione dei contributi ai fini pensionistici è consentita fino al 31 dicembre 2026 dove si potrà chiedere una regolamentazione per i lavoratori che hanno iniziato a versare la contribuzione prima del primo gennaio 1996 oppure per i lavoratori che hanno iniziato a versare la contribuzione dal primo gennaio 1996 e quindi coloro che accedono al sistema di calcolo contributivo.